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adone_alchemia - freezing lyrics

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(seh… [little p production]
bbbrrr…
vado in freezing… ah seh!
vado in freezing… brrr… brrr)

vado in freezing, perché il mondo non mi piace
perdo la coscienza, ma non è antrace
lo schock è per chi vive, non per chi riposa in pace
non per de chirico: per chi non guarda e tace

è per chi è incapace di gestire ciò che spiace
spiazza e spazza via il solido, saldo, tenace
il solito… il soldo è fallace, chi è colto in fallo: mano nella brace
ma non mozzo a muzio, a chi si batte sul torace

già ad ammetterlo, è di per sé audace
la gloria è vana e fugace, ma la gente ne è vorace
quanti “ma” per questa storia, e se non fossi capace?!?
toccherebbe reinventare strade, un’alternativa efficace

trovare un’altra diva ed esserne seguace
io apro una nuova via verso ciò che attrae, è rapace
che si confà al perspicace, intellettuale, non loquace
cuoce come fornace, dentro me ciò che soggiace

so già… la fiamma vivace di un rovo mi parla sagace
nel sonno, dice:”riequilibra l’-sse, e sii tenace!”
oh fantasia ferace, poco dopo mi chiudo, verace
poiché a spiccare il volo, senz’ali si giace…

seh! impostori al rogo (seh), qui il fuoco è dolo (ah)
duole duri poco (come?), come suole, sole, il riposo
al netto di un incubo ansioso. immagino, è un gioco di ruolo…
un giogo gravoso che mi tiene al suolo, sai già, parto con l’artificioso:

mi frizzo, mi alieno da un mondo non parsomi ameno
a meno che l’abbia colto appieno. il bicchiere è mezzo pieno
ma io ho sete di vero e non vedo sereno (no!), non vado per niente sereno! (eh no!)
oltre il cielo reggo un disegno, galeno, un triangolo scaleno

è imperfetto, ma almeno mi alleno a trattare l’osceno
malmeno lo scemo, si! io qui ira scateno!
si, io qui ora prometeo incateno le idee, come ho detto, che mi fanno da freno
ho il freddo dentro (bbrr), sono anni che tremo! terremoto in me, ma ciò che temo

ha false sembianze da ego… “mettici più emo!” ci faccio un memo… (mettici!)
i concetti che spremo li bevo, li spingo allo strenuo fino all’estremo
fino alle stelle, all’eremo, all’ermo colle dove ci priveremo
di sguardi e di tatti, ognuno per sé e ci crederemo

autodidatti, saggi solo per -ssaggi d’amore terreno
davvero… mi piange il cuore, è il reno, ci remo, si ghiaccia: congelo!
si che c’è lo zelo da parte mia, ma lo celo, è un “vedo/non vedo”, non svelo
sotto son morto e sopra c’ho il telo, le cose che ho dentro rivelo allo sgelo

se parto con la testa tocco il cielo, talmente tante idee che cado sul melo
non perdo vizi e manco il pelo. cogli la bellezza o recidi lo stelo?
io colto un culto tutelo, con spada ritratta come nel vangelo
taglio orecchie, van gogh, a chi è già cieco: rapper si imitano, fanno doppie, è un eco!

li guardo di sbieco, recco ed impreco…
emoji e adlibs partendo dal greco, le rime che impiego sono rime che spreco!
ecco perché, naufrago, annego… il pensiero è droga, un braccio mi lego
ritorno alle rime con l’ego, dalle mani alle lime procedo

non vedo il motivo di stare in un mondo che non piace
con oppiacei tende a modificare la percezione del reale
nel mio reame regna chi vuole creare, prospera e vive il vivace
mi tendo a bloc-care, sbroccare contro chi accetta il male

meglio fermare un moto che nuoce, non mi sta a salvare
in mare nuoto veloce, ma mi fa sforzare
ancorato al pensare, non riesco a salpare
immobile come a dublino, talvolta tendo a rinunciare

alla gioia, sì, joyce aveva ragione: non ci si riesce a staccare
da ciò che si pensa di amare, anche se ti fa male, si vuole restare
se il mondo è freddo mi devo adattare, senza diamanti, a congelare
devo darmi da fare per sembrare diverso o per risaltare

o per esaltare doti, o me stesso, come osannare
mi tocca implorare perdono, chiederlo in dono, pregare
per un mondo più buono, che non ci faccia piegare
che non ci voglia mangiare alla crono, alla coque, in mano la glock pronta a sparare…

metti la sicura, ma chi mi -ssicura che mi riesca a salvare
che la mia testa mi possa allontanare, mettermi al sicuro dal male
mi r-ssicuro, fa male per certo restare a pensare a chi non riesce a scappare
o lasciare dietro ed andare avanti, come navi nel mare… (come navi nel mare)

pronti a navigare… (seh)
o ad affondare… (brrr… seh)
c’è chi vive in living, (ah… seh)
io vivo in freezing! brr…



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