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alex antonov - il digestivo dei caruggi lyrics

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[testo di “il digestivo dei caruggi”]

[strofa 1]
siamo pieni di biglietti
ma quali matrici?
noi ce li siamo fatti con le fotocopiatrici
digestivi dei caruggi oppure due spiedini
più la peroni
cinque vini
benvenuti amici
siamo pieni come stive
commestibili
arrivano sei panini più il martini
attento agli scalini
due bambini cresciuti
e due adulti che fanno i virgulti
due piatti e il sugo è la passata mutti
ornella muti?
sua figlia si chiama naike
io c’ho le ni
ke dite vi piacciono le righe?
blu bianche e rosse che le solcano
luci sulla pista
resto illogico
fasce mi faran da loculo
vedo il vomito negli occhi dei miеi commensali
sto immaginando bancali di troie dai balcani
sono il migliore su carta
su piazza
su standard
aramaico antico nеlla stanza
limoncello e pasta
[ritornello]
frei!
io sono preso benissimo
non l’avresti detto
ho due biglietti per la birra e per il mio dolcetto
frei! la sagra apre come il reggiseno quel ferretto
e bevo a parte il limoncello
minchia quanto è spesso
frei!
io sono preso benissimo
non l’avresti detto
ho due biglietti per la birra e per il mio dolcetto
frei! la sagra apre come il reggiseno quel ferretto
e bevo a parte il limoncello
minchia quanto è spesso

[strofa 2]
e’ la festa du paise
tu vieni attrezzato
pezzato nel vicolo affianco
chiesa più sagrato
bestemmie pregano che dio esista
rimo una lista
di invitati a bere l’ultima bottiglia e appiglia
ogni tua ciocca di capelli alla ringhiera
questa è nuova era
medioevo in fiera
si canta in balera
vecchie filastrocche da caprari e pecorari
ciò che mi circonda mi affascina
mi dà calli amari
me li lecco perchè il limoncello sopra ci è finito
finchè scrivo un rigo è il minimo che sono vivo
sono ubriaco conscious
perchè ti offro un gotto
ma, ti dico vai piano o starai male un botto
ho troppe metriche su piani inclinati
monti alienati
mulattiere nei campi che vagano affatati
la mazurka si fonde con il cornetto
algida
e vado a letto
ho il sentimento perfetto
[ritornello]
frei!
io sono preso benissimo
non l’avresti detto
ho due biglietti per la birra e per il mio dolcetto
frei! la sagra apre come il reggiseno quel ferretto
e bevo a parte il limoncello
minchia quanto è spesso
frei!
io sono preso benissimo
non l’avresti detto
ho due biglietti per la birra e per il mio dolcetto
frei! la sagra apre come il reggiseno quel ferretto
e bevo a parte il limoncello
minchia quanto è spesso

[strofa 3]
e mi rivedo pocanzi che rido coi gagnetti
e vedo quelli che gli sparerei con dei coltelli
e c’è chi piange per gli amori
chi ama e piange chi è fuori
chi è fuori e ama piangere i suoi giorni migliori
ho la poetica del paesanotto con il gotto
del pecoraro con le lacrime dentro al giubbotto
dell’impresario
dell’impiegato
dell’appartato
tutti riuniti sotto il cielo stellato e un distillato
e la festa tira avanti
passano passanti
attaccati i tacchi
tu che mi attacchi controlla i contanti
se li ho rubati li ho passati a paganti
che se li
stanno bevendo ringraziandoti
fegati pulsanti
un pò di ridere
musica per esprimere
battimani per incidere
il tempo in i tinere
ti spezzettano come filtrini
e si
ti rispettano
finchè dici i motivi per cui respiri
[ritornello 2]
e sono preso benissimo
non l’avresti detto
ho due biglietti per la birra e per il mio dolcetto
la sagra chiude come il reggiseno quel ferretto
e non delude il limoncello
minchia quanto è spesso
e sono preso benissimo
non l’avresti detto
ho due biglietti per la birra e per il mio dolcetto
la sagra chiude come il reggiseno quel ferretto
e non delude il limoncello
minchia quanto è spesso



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