bassi maestro - lettera a me stesso 2013 lyrics
[intro]
oggi… ho preso una penna e ho cominciato a scrivere
senti
[strofa 1]
caro bax
è un po’ che non ci sentiamo
ti scrivo perché è un po’ che non parliamo
un po’ che non ci sediamo
ti ho visto un tot preso quest’anno p-ssato
il tempo vola
tanto in fretta che hai fallito e non l’hai catturato
mancano pezzi in questo puzzle gigante
forse hai perso la scatola
o l’hai lasciata in mezzo a tutte le altre
ti seguo ormai da vent’anni e ancora mi chiedo
cosa ti spinge
se hai ancora voglia
sei ancora vero
coi tuoi colleghi all’avventura
giganti in una miniatura
coi tratti di una caricatura
lo so fa parte della tua natura e anche da grande
tu non puoi mettere da parte la musica e l’arte
dovresti ascoltare tuo padre
saranno quindici anni che ti dice di fare un pezzo più commerciale
vuoi finire a festeggiare in una villa?
o a mettere dischi in una cantina -ssieme a quattro pirla?
parlo a me stesso adesso
sai bene quanto valgo
quando rincasi all’alba
quando sali sul palco
quando festeggi un altro
fottuto compleanno
scegli te stesso e come i vecchi mi ti raccomando
[ritornello]
oggi scrivo una lettera a me stesso
e voglio essere onesto con me stesso
dove andrai, dove sei stato, cosa ti è successo
ieri, domani, adesso
il segreto è nel successo
oggi scrivo una lettera a me stesso
e voglio essere onesto con me stesso
da che parte sto, come vivo, cosa sento
cosa provo con vent’anni di rap dentro
[strofa 2]
caro bax
stai sempre a cagarmi il cazzo ma ti stimo
è solo grazie a te
che ho sempre fatto tutto da solo e per primo
fin da ragazzo ero convinto
che avrei vinto
che avrei schiacciato questo mondo e l’avrei ridipinto
più volte mi sono trovato affamato
poi ho preso la mia vita in mano
l’ho rimessa da capo
prima ho avuto più di un capo
poi da sottomesso
mi sono rimesso a capo di me stesso
non ci avresti scommesso, ma io sì
guadagnarmi il tuo rispetto e uno stipendio facendo l’mc
ma l’italia non mi aspetta
l’italia non rispetta
infatti non ho niente da spartire con chi sta in vetta
non sarò mai l-ssù
non ho svoltato una carriera o un carrera
ma sono quello che ha fatto di più
si dice sempre: “fossi nato oltremare”
ma chi mi dice che a new york non sarei morto di fame
sono fiero di me stesso
di mia figlia
della mia famiglia
fiero di rappresentare il vero anche in un’altra lingua
sì io lo faccio
poi gli altri lo fanno
e la tua lettera la straccio
scrivimi tra un anno
[ritornello]
oggi scrivo una lettera a me stesso
e voglio essere onesto con me stesso
dove andrai, dove sei stato, cosa ti è successo
ieri, domani, adesso
il segreto è nel successo
oggi scrivo una lettera a me stesso
e voglio essere onesto con me stesso
da che parte sto, come vivo, cosa sento
cosa provo con vent’anni di rap dentro
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