benna mc - halloween lyrics
dopo “il mio vestito nuovo” per forza mi spoglio
ho le dita che mi tremano sul foglio
quando guardo il mio riflesso mascherato dall’orgoglio
nelle mie radici salde vedo il seme dell’imbroglio
i poeti si ispiravano con l’oppio
io mi appoggio al mio bastone con la punta d’inchiostro
la musica è il mio viaggio e viaggio troppo
e stare in prima costa il doppio
sono un bimbo che si è perso dentro il tunnel degli orrori
chiudo gli occhi perché il mondo non mi tocchi e resti fuori
sbatto il naso su me stesso, spegni i riflettori
l’esperienza è il nome proprio, dei miei errori
alla luce di quello che ho fatto, ci vuole la crema solare
ma, quando si forma il ghiaccio, a nessuno gli fotte del mare
scrivo e mi bruciano i polsi, come dopo una vita di bagher
peccato però che di là dalla rete c’è zaytsev
e non mi risponde se la chiamo musica leggera
perchè sembra pietra quando mi trascina dell’abisso
la biro affonda, si, ma non trova la mia vena
poetica e la retina il suo punto fisso
senza abiti, senza alibi
per fortuna siamo ancora tutti persi
senza maschere, dopo halloween
siamo ancora mostri, ma col mal di denti
io come un amante mi nascondo sotto un letto
di parole. aspetto e cambio aspetto
poi come l’abbraccio di un autunno vedo il freddo
dal mio fiato e dal mio grembo di cemento
e c’è un punto in cui capisci che nulla è come prima
che la mia carriera è finta come a fifa
ed è amaro come il fumo quando incontra la saliva
è rabbia che ti fa spezzare la matita
ho usato la mia forza come yoda
anche quando la mia foga, era più bastone che carota
ho parlato a tutti tipo ophra
e se c’ho la testa vuota, il vento mi sussurra, la strofa
ero su un go+kart, col culo per terra
e non mi sentivo più, né marco né benna
a volte siamo solamente quello che sembra
se non escono parole cambio la penna
quando penso d’aver dato tutto è il momento di spingere reset
alla fine di tutte le serie fighe aspetti sempre il sequel
il joy+pad in mano ma vedo, che sono io nella tele
affronto il boss, ho l’ultima vita e via: next level
se mi guardo nello specchio di uno stagno
forse vedo solamente il me stesso che affonda
ma se percorro la corrente al contrario
una ruga, è il surfista che cavalca l’onda
senza abiti, senza alibi
per fortuna siamo ancora tutti persi
senza maschere, dopo halloween
siamo ragazzini in vena di far scherzi
quando non ho più parole lei mi bacia in bocca
è navigare, anche senza rotta
si quando non ho più parole lei mi bacia in bocca
il timone mi aspetta, vento in poppa
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