blo/b & the departed beats - page plant and bonham lyrics
[testo di “page plant and bonham” ft. armani doc & eliaphoks]
[intro: armani doc]
negli anni settanta jimmy page non era soltanto il chitarrista dei led zeppelin, l’uomo che insieme a robert plant stava fondando la band che stava inventando l’hard rock, era anche un convinto ed esperto appassionato di esoterismo, un seguace di aleister crowley. talmente appassionato da riempire le copertine dei suoi album di simboli esoterici e crowleyani più o meno nascosti. per capire veramente il significato di quella canzone, dice chi ci crede, bisogna ascoltarla a rovescio
yeah
[strofa 1: armani doc]
questo è il mio nuovo flow, clicquot, fammi bere (ah)
quando hai fatto quello che vi dico, non lo fai vedere (no, frate’)
han preso il mio frate’ per le cose che abbiam fatto assieme (free il mio frate’)
voglio solo un chain e un gran culo, cazzo, kylie jenner (uh)
la mia b+tch non è la mia b+tch, ma la tratto bene (yeah)
è my sh+t, dico in faccia: “okay”, ma penso “cazzo me ne?” (cazzo me ne, fra’?)
calze a rete, muove il culo, pensi che mi distrasse?
han preso il mio plug mentre comprava delle sim false (tu+tu+tu+tu+tu+tu+tu+tu)
niente pills, non m’avveleno
se le vendi, vade retro (vai indietro, fra’)
rido, siete bianchi come il latte e vi chiamate –, ah (ah, ah)
cell per le chiamate (ah, ah), l’altro per le entrate (ah, ah)
me ne serve pure uno nuovo per i wallet, ah
mint nft come acquistavo le chilate
ma ora sono free, ho soldi clean da due nuove entrate, fra’
ho i soldi che ha al collo in una pool, voi che fate, fra’?
balzo il club, non è l’ora finché non ho un audemars (brr)
[strofa 2: blo/b]
prendo scale per l’inferno al contrario dei led zeppelin (brr)
design 2030, capsule moncler con craig green (ah)
la miss vuole la torta, dico: “bye bye”, don mclean in mcqueen (bye bye)
c’ho ‘sti figli di salvini sulla black list (figli di puttana)
nel backseat salgo, rimango boy dalla backstreet
tre minuti netti, t’eclisso ‘sti testi mainstream (ah)
stupido, ti compro una collana dell’adelphi
c’ha ‘sto culo una scultura, le do il bonus cultura (it’s b/b)
te lo spendi per ‘sto drop
che mi porti in alto tutto il club come jürgen klopp (oh)
di’ a tua madre: “sto tornando a casa”, mel tormé (baby)
canzoni per bambini, manco metto me contro te (nah)
cuore vicino al buco del culo come de andré
se ‘sto giudice ne chiede tremila come andré (outkast)
se dici rap e basta, io la bestia, tu la preda
c’ho sedici k in tasca, sto armato come caneda
[strofa 3: eliaphoks]
voglio mezzo milione, grosso pacco come il mio c+ck (suca) (brr)
tu sei un mezzo coglione, io sono il nuovo joey ramone (seh) (brr, brr, brr)
questa merda è punk rock (seh), ma sembro rakim con il rope
tutto bianco, new pope, rosa balistreri a ballarò (brr)
nel blocco sembrano rockstar, infatti sembra gta
e questi fanno male il rap e bene i digital (ahahah)
copiano le qualità (seh)
nuovi calisto tanzi, esperti in crack
bruciano i soldi, tanti, tipo parmalat (compi)
che poi fanno i sommelier, la weeda, le buone annate
e poi nel naso alle serate hanno fecola di patate (che merda)
le tipe con lo stivale, con il septum, borchiate (ahahah)
i miei che ci si presentano con le ‘nciurie storpiate ([?])
gli bussano al campanello, giù le buste nel water (seh)
dopo sfoggiano alla porta un bel sorriso, colgate (ahahah)
qua hanno fatto tutti cento cazzate
ma almeno ‘ste cento euro le hanno centuplicate (seh)
questo si è fatto cinque jäger (ahahah)
ora si muove come jagger (you got the move like jagger)
ah, detox, nel backstage la frutta, fammi un pompelmo
cowboys dall’inferno, phil anselmo di palermo, compi (brr)
[outro]
e poi, soprattutto, c’è john bonham, batterista dei led zeppelin, detto “the beast”, “la bestia”. lui era vestito d’una tunica da sacerdote, bonham stava morendo e lui ha officiato un rito in onore di aleister crowley. è uno strano fenomeno, un fatto oggettivo per alcuni, una leggenda metropolitana per altri. poi il diritto di creare suggestioni, di mettere dentro i dischi tutto quello che vuole perché si crei un certo mondo, una certa suggestione, una certa atmosfera, una certa poesia
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