chef ragoo - le botte e le strade lyrics
[testo di “le botte e le strade” ft. danno & i cani]
[intro: chef ragoo]
uno, due pizze in faccia!
due, tre pugni in faccia!
tre, quattro calci in faccia!
io sono la preda e mo si apre la caccia
[strofa 1: chef ragoo]
nel ‘986 i coatti
mi davano del g+y mentre stavo a farmi i cazzi miei
ehi, non era l’era di el shaarawy
non è che ti facevi la cresta e poi chiavavi
ascolta, sai quanti punti in testa
ha preso la mia gente fuori dal fantafestival
e per le guardie niente, era tutto normale
vesti da deficiente, lo cerchi l’ospedale
mo damme i documenti che ti porto in centralе
che stasera manco c’avevo un cazzo da farе (ah+ah)
la gente ti prende per criminale
ed un maiale fascista con la licenza di menare male
sfoga la sua violenza su di te
perché sei strano, sei uno e loro so’ almeno tre
era evidenza, ci voleva previdenza
quando mi hanno circondato sotto casa a via pienza
era una scienza, io ero la cavia
il mondo intero che mi attaccava
ed è tutto vero, non mi lamento
rammento com’era street fighter nel novecento
[ritornello: i cani]
una città per cantare oppure farsi menare
perché credi che questo mondo può cambiare
ma qui non è come street fighter
sono vere le botte e le strade
e quando credi che il mondo te ne ha date cento
quando sei a terra ecco che arrivano altre novecento
ma non ti fanno poi così male
perché ogni volta ti puoi rialzare
ogni volta ti puoi rialzare
ogni volta ti puoi rialzare
ogni volta ti puoi rialzare
ogni volta ti puoi rialzare
[strofa 2: danno & chef ragoo]
sedici anni, ma che voi? onda rossa nelle cuffie
in un liceo di zombie a memoria isola posse
nato in un quartiere nero, da privilegiato
fra i nostalgici cor busto der pelato
mezzo dissociato, in più vestito male
cappello rigirato storto, pantalone militare
sopra il 38 senza manco un tag
quando eravamo in quattro ad ascoltare il rap
e dai fasci giù prepotenze ogni giorno
ogni pizzo pizze random alla vittima di turno
tra messe in mezzo, imbruttite regalate
storie di bomber neri, kryptonite e catenate
la proporzione è sempre cinque a uno
a me m’hanno circondato in nove e non s’è mosso nessuno
solo chef gli sputava ar motorino
sulla svastica la merda che oggi sarà cellerino
m’hanno circondato in nove e non s’è mosso nessuno
solo chef gli sputava ar motorino
sulla svastica la merda che oggi sarà cellerino
[ritornello: i cani]
una città per cantare oppure farsi menare
perché credi che questo mondo può cambiare
ma qui non è come street fighter
sono vere le botte e le strade
e quando credi che il mondo te ne ha date cento
quando sei a terra ecco che arrivano altre novecento
ma non ti fanno poi così male
perché ogni volta ti puoi rialzare
una città per cantare oppure farsi menare
perché credi che questo mondo può cambiare
ma qui non è come street fighter
sono vere le botte e le strade
e quando credi che il mondo te ne ha date cento
quando sei a terra ecco che arrivano altre novecento
ma non ti fanno poi così male
perché ogni volta ti puoi rialzare
ogni volta ti puoi rialzare
ogni volta ti puoi rialzare
ogni volta ti puoi rialzare
ogni volta ti puoi rialzare
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