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claver gold - josephine (domo version) lyrics

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[testo di “josephine (domo version)” ft. valter guidi & djomi]

[strofa 1: claver gold]
tu che mi scaldi come il sole a bahia
tu che sei un mare di parole in balia
del vento che ti soffia dentro, poi esplode lento
nel malcontento di chi un giorno ha detto: “vado via”
io ti cercavo come l’oro in klondike
dentro i racconti di jack london, nel fondo
nel fumo piombo di fortuna in una lucky strike
dentro ad ogni sporco bassofondo, nel mondo
dentro ogni riga di neruda ed ogni sua poesia
correvo scalzo per cercare la mia josephine
ed ogni giorno era una ruga nuova in armonia
con il mio volto che invecchiava senza averti qui
lungo le costе dove il sale bagna le miе pare
non mi so asciugare, dove il mare spegne il sole sull’altare
nel tramonto dove l’ultimo gabbiano poi scompare
amore, ti verrò a cercare, tu non chiedermi il perché
dentro al fuoco a notre dame, nei pressi di montpellier
tra le tele delacroix, ghigliottina per i re
dove piangi e le tue lacrime ora gonfiano il parquet
poi ti specchi nel riflesso di quell’ultimo caffè

[pre+ritornello 1: claver gold]
dentro al fuoco a notre dame, nei pressi di montpellier
tra le tele delacroix, ghigliottina per i re
dove piangi e le tue lacrime ora gonfiano il parquet
poi ti specchi nel riflesso di quell’ultimo caffè
[ritornello: valter guidi]
l’intimità gioca con gli occhi di josephine
senza l’età, come in un quadro di modì
l’oscurità si specchia sul volto di josephine
è sola in un bar
là dove il tempo sembra condurla in un’altra realtà

[strofa 2 djomi]
tu che sei stata la mia coraline
quella luce spenta dentro gli occhi ancora l’hai
non possiamo stare assieme
è come grifond’oro serpe verde
mi bisbigli cose nell’orecchio che mi stendono
alla cobra kai
ti ho conosciuta che eri un petalo di rosa trasportato sul danubio
e la corrente ti cullava
appena scesa a riva non hai messo le radici
ninfa nomade, non hai una vera casa
ma ora cosa chiedo che tanto sono sincero
ti perdo lungo il sentiero come santiago
e nonostante tutto guardo nel cielo col temporale
nel pieno della sua ira sperando tu sia al riparo
ripari questi tagli nel mio cuore con metodi naturali
e mi difendi da demoni colossali che devo riconfessarmi
sono un peccatore, un peccato lasciarti andare
come con il pescatore
ripari questi tagli nel mio cuore con metodi naturali
e mi difendi da demoni colossali che devo riconfessarmi
sono un peccatore, un peccato lasciarti andare
come con il pescatore
[ritornello: valter guidi]
l’intimità gioca con gli occhi di josephine
senza l’età, come in un quadro di modì
l’oscurità si specchia sul volto di josephine
è sola in un bar
là dove il tempo sembra condurla in un’altra realtà

[outro: claver gold]
tu che mi scaldi come il sole a bahia
tu che sei un mare di parole in balia
del vento che ti soffia dentro, poi esplode lento
nel malcontento di chi un giorno ha detto: “vado via”



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