cor veleno - il trattamento lyrics
ho il trattamento e il loro accanimento
questo microfono come strumento;
buone opportunita’ di gradimento
la tua velocita’ di apprendimento;
pure se rallento,si’, ma non ci penso
brucio il tuo profumo come incenso;
costellazioni di coglioni, quali stelle??
tutti acchittati con quell’aria da ribelle;
con il bisogno di rivendicare un ruolo
troppa gente deprimente gia’ al lavoro;
quando mi guardano, quando mi cagano
ma non appena giro la mia schiena parlano
dei loro desideri mezzi veri
e mezzi rimediati e caricati ieri;
e’ una cagata o una figata, te sta bene cosi’
pero’ che presa a male, pare di guardare un tg;
e allora spengo tutto e ricomincio dall’inizio
tanti cazzi di quello che ha detto tizio;
perche’ campiamo dietro un paravento
paralizzati nati per un trattamento
rit.:
noi non abbiamo piu’ da perdere ormai
un cazzo, quindi noi si e’ qui, si resiste;
chi ci colpisce non accettera’ mai
che babilonia la si uccida, sento gia’ le grida!
e’ una robba dove tu non c’entri niente sai
e’ la rabbia per il tempo che non p-ssa mai;
ho dei guai, non sia mai che tu ti offendessi
sto dentro uno stadio, la vita va in pressing;
uh, scendo in campo, la squadra e’ la stessa
ho risorse umane che mi pompano a bestia;
se, frega un cazzo dello studio e dei dischi
di stare preso male per 2 mezzi giornalisti;
paranoie da jazz non mi tangono
storie commerciali, grande pubblico, mi attraggono;
te fa’ come ti pare, stai se vuoi restare
ma non farmi guerre dove giochi a fare il mio rivale;
ho una chiave personale senza maschere
ho i motivi per suonare e per fregarmene;
tu devi fare meglio poi parli
prendere la gente per la palle e trascinarli;
ma tu sei quello che col buio non schioda
che torna a farsi vivo quando il rap torna in voga;
frocio, il mio microfono ti ciancica
lo stringo in mano con l’impugnatura cl-ssica
impiegato, categoria da ufficio
vuoi batterti con me, io sono il re della cantina con vinicio;
chi e’ fuori lo prendiamo e lo portiamo dentro
rime, vaselina e gli facciamo il trattamento
rit.:
noi non abbiamo piu’ da perdere ormai
un cazzo, quindi noi si e’ qui, si resiste;
chi ci colpisce non accettera’ mai
che babilonia la si uccida, sento gia’ le grida!
e’ l’epoca dei baggy, l’epoca di shady
l’epoca dei negri, l’epoca di cepu, che credi?
e’ questa l’epoca dei facili rimedi;
vieni a farti un giro ma non fartici il viaggio
il pubblico e’ in delirio ma e’ soltanto di p-ssaggio;
e ogni volta che sboccia un fiore
sboccia un nuovo sound ma non e’ migliore;
tu alimenta, alimenta
la p-ssione, l’amore che diventa;
vorrebbero vederci a tutti composti
pure sposati ad allevare dei mostri;
tirati su a pallone e politica
donne in carriera su una striscia satirica;
ma de che? per favore, voglio farne a meno
chi censura il mondo quando e’ un mondo osceno!
rit.:
noi non abbiamo piu’ da perdere ormai
un cazzo, quindi noi si e’ qui, si resiste;
chi ci colpisce non accettera’ mai
che babilonia la si uccida, sento gia’ le grida!
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