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cristiano de andré - live @ teatro regio parma 2017 lyrics

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chi va dicendo in giro
che odio il mio lavoro
non sa con quanto amore

mi dedico al tritolo
è quasi indipendente
ancora poche ore
poi gli darò la voce
al detonatore

il mio pinocchio fragile
parente artigi-n-le
di oggetti costruiti
su scala industriale
di me non farà mai
un cavaliere del lavoro
io son d’un’altra razza
son bombarolo

nello scendere le scale
ci metto più attenzione
sarebbe imperdonabile
giustiziarmi sul portone
proprio nel giorno in cui
la decisione è mia
sulla condanna a morte
o l’amnistia

per strada tante facce
non hanno un bel colore
qui chi non terrorizza
si ammala di terrore
c’è chi aspetta la pioggia
per non piangere da solo
io sono di un altro avviso
son bombarolo

intellettuali d’oggi
idioti di domani
ridatemi il cervello
che basta alle mie mani
profeti molto acrobati
della rivoluzione
oggi farò da me
senza lezione

vi scoverò i nemici
per voi così distanti
e dopo averli uccisi
sarò fra i lat-tanti
ma finché li cerco io
i lat-tanti sono loro
ho scelto un’altra scuola
son bombarolo

potere troppe volte
delegato ad altre mani
sganciato e rest-tuitoci
dai vostri aeroplani
io vengo a rest-tuirti
un po’ del tuo terrore
del tuo disordine
del tuo rumore

così pensava forte
un trentenne disperato
se non del tutto giusto
quasi niente sbagliato
cercando il luogo idoneo
adatto al suo tritolo
insomma il posto degno
di un bombarolo

c’è chi lo vide ridere
davanti al parlamento
aspettando l’esplosione
che prov-sse il suo talento
c’è chi lo vide piangere
un torrente di vocali
vedendo esplodere
un chiosco di giornali

ma ciò che lo ferì
profondamente nell’orgoglio
fu l’immagine di lei
che si sporgeva da ogni foglio
lontana dal ridicolo
in cui lo lasciò solo
ma in prima pagina
col bombarolo



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