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dargen d'amico - ode con creta lyrics

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[intro] (x4)
ma quando avevo i giorni pesi
là c’era sempre franco baresi
troppo negli anni pour la toilette
e mi costringe a nel bidet

il giornale di ieri, gli infiniti ritardi
la sporcizia sui corpi, uno scambio di sguardi
gli ombrelli chiusi male, cinque minuti e arrivo
è per caso già arrivata l’argilla per d’amico?
no, sai che mi sono dimenticato di confermare l’ordine
(non ci credo) che tu ci creda o no
sai che mi sono dimenticato di confermare l’ordine
(non ci credo) che tu ci creda o no

il sarto ha smesso di farmi credito
facendomi una predica sulla creazione come la domenica
quante storie per un vest-to, come la cresima
certi uomini ti fanno p-ssare la voglia di credere
ma io lo capisco dio e l’argilla è la mia ricreazione
manipolare i drammi in direzioni allegre
fuggire dalla realtà concreta
nel senso che anch’io nel mio studio creo idoli di creta
nasce un colosso colloso da una fantasia discreta
e fa pulizia etnica tra le divinità greche
fa tanta paura da lontano come crescere
ma da vicino è solo un mucchio di crema
la peculiarità di queste creature
escono dal forno come hänsel e gretel
si affacciano al mondo ed hanno già le prime crepe
più vivono e più piangono e più piangono e più si disgregano

(x2)
ma quando avevo bisogno nei giorni più tetri e pesi
là c’era sempre franco baresi
purtroppo negli anni ho intasato la toilette
e oggi mi costringe a fare pipì nel bidet

a quest’ora della notte il rematore
starà già remando verso l’asia
a piedi per la strada
staran tremando verso casa
sono un manipolatore, non mangio
-ssorbo i miei nutrimenti dal fango
tanto troppo zucchero fa male
vale anche per il troppo sale

il sarto ha smesso di farmi credito
facendomi una predica sulla creazione come la domenica
quante storie per un vest-to, come la cresima
certi uomini ti fanno p-ssare la voglia di credere
ma io lo capisco dio e l’argilla è la mia ricreazione
manipolare i drammi in direzioni allegre
fuggire dalla realtà concreta
nel senso che anch’io nel mio studio creo idoli di creta
nasce un colosso colloso da una fantasia discreta
e fa pulizia etnica tra le divinità greche
fa tanta paura da lontano come crescere
ma da vicino è solo un mucchio di crema
la peculiarità di queste creature
escono dal forno come hänsel e gretel
si affacciano al mondo ed hanno già le prime crepe
più vivono e più piangono e più piangono e più si disgregano

il giornale di ieri, gli infiniti ritardi
la sporcizia sui corpi, uno scambio di sguardi
gli ombrelli chiusi male, cinque minuti e arrivo
controlli se è in magazzino l’argilla per d’amico
no, sai che mi sono dimenticato di confermare l’ordine
(non ci credo) che tu ci creda o no
sai che mi sono dimenticato di confermare l’ordine
(non ci credo) che tu ci creda o no

[outro]
a quest’ora della notte il rematore
starà già remando verso l’asia
a piedi per la strada
staran tremando verso casa
sono un manipolatore, non mangio
-ssorbo i miei nutrimenti dal fango
tanto troppo zucchero fa male
vale anche per il troppo sale
a quest’ora della notte il rematore…



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