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davide benini - bianco lyrics

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[intro]
tonda gossa

[verse 1]

un luogo remoto, immaginato, appartato
nascosto agli occhi, al tempo ed al fato
tra bianche pareti sono incapsulato
il candore assordante mi rende frustrato

nel primo angolo vi è un volto austero
scuri i suoi occhi, uno sguardo fiero
nano senza barba, dal mento sincero
dedito, impegnato e mai vacanziero

sempre al lavoro per guadagnare pagnotte
testardo tenace, manco don chisciotte
fatti e logica, parole escono a frotte
tingono l’angolo di giallo e blu notte

[chorus]
i quattro discutono con grande furore
sputano parole piene di colore
il bianco degli angoli è ormai un ricordo
continueranno fino a trovarе un accordo
ancora non so se il muro al mio fianco
è diventato più ricco per i colori donati
o sе la ragione perché ormai non è bianco
è che gli altri colori sono cancellati

[verse 2]
nel secondo angolo un sorriso veloce
i suoi occhi son gemme color ametista
sempre pr+nto ad un sollazzo egoista
vive ed insegue il piacere salace

nasconde vivaci sotto al grande cappello
i riccioli accesi rosso malpelo
pr+nto a portarti sette minuti in cielo
è la felicità del momento che garba il donzello

cerca attenzione in modo sfarzoso
è il centro del mondo nella sua mente
con voce gioiosa e sempre avvolgente
tinge la stanza viola lussurioso

[chorus]
i quattro discutono con grande furore
sputano parole piene di colore
il bianco degli angoli è ormai un ricordo
continueranno fino a trovare un accordo
ancora non so se il muro al mio fianco
è diventato più ricco per i colori donati
o se la ragione perché ormai non è bianco
è che gli altri colori sono cancellati

[verse 3]
nel terzo angolo una grigia armatura
protegge la persona in me meno sicura
è la sola fanciulla di questo racconto
i suoi occhi son come due soli al tramonto

di fronte ad ogni decisione è alquanto restia
la sua ansia nasce da una grande fantasia
ma è proprio a causa di questa immagin+z+one
che il suo cuore creativo brucia con ardore

autrice della frase regalata in cortesia
sul biglietto con inciso potrai affidarti alla mia
dei quattro possiede in grande abbondanza
l’ossigeno moderno chiamato speranza

[chorus]
ancora non so se il muro al mio fianco
è diventato più ricco per i colori donati
o se la ragione perché ormai non è bianco
è che gli altri colori sono cancellati
ancora non so se le decisioni avvenute
sono passi in avanti tanto sognati
o se la ragione per cui sembran perdute
è che gli altri futuri sono cancellati



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