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dealer of rhymes - il cantico della strada lyrics

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il cantico della strada

dealer

la strada arma e uccide un armata di tossici

a fine battaglia buchi e bossoli si cercano degli ospiti

p-ssa la giornata con i postumi a sorreggersi

di chi per strada vaga senza riuscire a riprendersi

pronti a perdersi con degli ottimi propositi

otto in condotta per chi non vuole più difendersi

chi è pronto a non arrendersi chi è pronto a non comprendersi

cosa cazzo ti pensi ? qui chi sbaglia perde i sensi

stanotte per le paranoie io mi sparo in testa

un altra violenza mentale di chi in casa sua ci resta

mi b-tto dal balcone chissà chi mi pensa

o resta una presa per il culo in un giorno di tempesta

innesca colpi questa notte è il tuo collo che si spezza

colpi di beretta, corpi sopra l’erbetta

chi parte per una vita perfetta chi per faida torna in terra

chi è sparito per salvare gente stretta

sulla scia della vendetta per la strada di vedetta

taglia vene a lametta un altra notte un altra caletta

chi la strada se la cerca chi è la strada che lo cerca

chi è perso e perso resta e aspetta che la sorte se lo prenda

rit

disperati e riservati e il silenzio quanto conta

è il cantico della strada il suono della sua rivolta

ogni peccato si rivolta nella tomba

poco importa se la pena fa più male della morale stravolta

motivati e incazzati e il servizio quanto costa ?

lasciamo l’impronta sotto la celeste volta

a chi vuole la pappa pronta diamo la strada incolta

tanto per farla corta ci prendiamo tutta la torta

rd

pensa capisci rifletti percepisci sconnetti

cocci di occhi di vetri misti a pezzi di specchi dentro a secchi

coppie di fatto unioni incivili tra giovani e vecchi

se il diavolo fa le pentole noi facciamo i coperchi

quanti sono i coperti ? sfamiamo reggimenti

antipasti su piatti caldi serviti freddi

svegliati o è troppo tardi costruiamo telai armati di ruote e cerchi

incisioni su campi di cardi coltivando vaneggi

lode a te strada che ci proteggi

muri portanti crollano affogando pareti secondarie in acque torbide

dove sostano gruppi di inetti che ricercano se stessi in pozzi sacri

m-ssacri delle foibe

gloria a te o cisto marino scusa se insisto io ci sto continuo in questo cammino

di strade sterrate asfaltate, serrande abb-ssate

una notte da lupi panchine fanno da brande

in questi tempi cupi brandendo la carne

pompando le arterie con il cuore che batte

la testa su sedie di paglia smembrate

da cani randagi ci muoviamo su piani

i soli che abbiamo sono senza raggi li ribaltiamo

incollando orizzonti per nuovi fronti ponti tra mari e monti

traendo conclusioni attingendo dalle fonti

mossi da illusioni attraendo poli opposti costi quel che costi

fermentando mosti fomentando morti occupando posti ormeggiando i porti

alimentando mostri vecchia scuola nuova scuola fatti nostri cazzi vostri

rit
disperati e riservati e il silenzio quanto conta

è il cantico della strada il suono della sua rivolta

ogni peccato si rivolta nella tomba

poco importa se la pena fa più male della morale stravolta

motivati e incazzati e il servizio quanto costa ?

lasciamo l’impronta sotto la celeste volta

a chi vuole la pappa pronta diamo la strada incolta

tanto per farla corta ci prendiamo tutta la torta



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