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delta primo squad - papaveri lyrics

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un bacio a mio fra che sta male
abbiamo in comune gli stessi destini
tra giorni terribili e versi infelici
quanta è la fotta che ho messo nel scriverli

di notte esco fuori di me
infatto mi annullo a questi festini
così distrutto mi guardo allo specchio
a stento riesco a descrivermi
a stento ad esprimermi, a spremer gli spiriti
ti dissi saremmo diventati ricchi
quel che è rimasto son solo i sospiri
pure i sorrisi, purchè sian finti
come se il tempo non esistesse
tipo che mo tu inventi un orario
la trasparenza di vetri di murano
vai tra spaventa ma goditi sto viaggio

volo ad un metro dal cielo, stavo al freddo indifeso
tu ora mi punti il dito, ma mi hanno detto di peggio
ora che il dramma lo scrivo in corsivo
collido non schivo solo per indole
non mi curerà questo affetto
come l’oscillo coccinum in pillole

brr freddo, che freddo, ma tu dimmi che effetto ti fa
avere per lui il gelo nel petto
so che lotti con te stessa intifada
è che non abbiamo abbastanza coperte
su queste strade coperte di neve (uh)
l’amaro, l’amaro che sento è l’amore
che ho dato e che ho odiato ricevere (ah)
non vinceremo per essere viceré
non vi vediamo siete solo vipere (ah)
dai tempi dei vivendi sto giocando con i
dividendi per vedervi sparire dietro di me (ah)
mi prenderò del tempo, stare in copertina
ma per ora fumo copertone sì per apprezzarla meglio
che l’acqua disseta più chi viene
dalla sabbia del deserto e tu balla per me
in venchi a invecchiare
eravamo venti animali con venti iuntate
inventati le storie e impara a raccontarle
in verità la voglio e lo nascondo bene
in verità non credo non sono capace
il vino è così buono quello piemontese
bevo barbera fino a stare male
siamo sale per parella in giro non la lasciamo ghiacciare

nel corpo ho veleno che scorre e sisi me lo tengo
mai chiesto il tuo aiuto le voci lo stesso le sento
e non ne ho bisogno di tenermi sotto controllo
mi fido solo dei demoni che ho attorno
delle altre persone io vedo il contorno
per i miei cani non ci sono angeli
fra questi infami son spaventap-sseri
si ai funerali portiamo papaveri
cammineremo sui loro cadaveri

sarò guerriero in questa notte
dove la vince chi dà più botte
e quando le ansie sono troppe
il nodo alla gola stringe più forte
ho pensato di non farcela a volte
da quanto ho urlato ho strappato le corde
cercando invano di cessare il silenzio e svegliare chi dorme e chi vive sognando la propria sorte
resterò -ssorto in un altro mondo
per poi scordare quel che mi sta attorno
precipitando giù da uno strapiombo
sentirai il rimbombo
talmente sotto che ci resti sordo
come quando i tuoi amici poi ti dicono che ci vai sotto
e tu fai il finto tonto
dicono scappa da sta festa prima che ci scappi il morto
fuggito da un manicomio
nutrito a rancore ed odio
persuaso dal suo dolore
decise di stare sempre da solo
marcito ciò che di buono
restava dentro quell’uomo, si narra che ora
sia una bestia e che alloggi in un obitorio, un obitorio

dimmi come si fa ad aprire una porta
quando non ci sono serrature
posso urlare finché non si sfonda
oppure sbirciare dentro dalle fessure
credimi non è pr-nta
a vedermi così non per come sono le mie scorze di strati si
sfaldano gli alibi
testa a testa coi miei diavoli
e chi l’ha mai detto che è facile
gambe stanche arrancano tra le rapide
un grande danke ma spero di cavarmela
da me anche se il nero sporca le palpebre
ho la mano di mida, ma lei
grida come fosse indemoniata
lei letale rara come un jararaka
una giara di giada che ormai è serrata
dovrei ammorbidirmi un pochino (si hey)
burro di karité (ya)
potrei sorseggiare dell’ottimo vino ma no
ho il tuo sangue nel calice
lotta per chi arriva primo in cima alla piramide
io dal tombino fin sopra quei piani che
tanto brami come bottini personali
ma che vanno giù quando sei all’apice

nel corpo ho veleno che scorre e sisi me lo tengo
mai chiesto il tuo aiuto le voci lo stesso le sento
e non ne ho bisogno di tenermi sotto controllo
mi fido solo dei demoni che ho attorno
delle altre persone io vedo il contorno
per i miei cani non ci sono angeli
fra questi infami son spaventap-sseri
si ai funerali portiamo papaveri
cammineremo sui loro cadaveri



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