docmdam - cerchio stretto lyrics
[ritornello]
se mi cerchi in un suono che sale
trovo quello quello quello che non vuoi tu
e, nel tempo, fra due onde di mare
rompo il cerchio, quello stretto, e non ci sei più
se mi cerchi in un suono che sale
trovo quello quello quello che non vuoi tu
e, nel tempo, fra due onde di mare
rompo il cerchio, quello stretto, e non ci sei più
[strofa 1]
erano anni, esodo eroso da drammi di comodo
al culmine il fulmine giallo di pegaso
luci da funghi verdi e bianchi
bevono fanghi e coliche lancinanti
che gridano e rompono timpani a tempo:
cazzo, k!ller banshee
se miro a più di ciò che voglio
mi chino subito nel foglio
lo scrivo sudicio e mi spoglio
lo rimo e diventa germoglio
strofino la penna sul polso e, dopo, se sanguino inchiostro
mi preghi con scene toccanti e preghi che canti un’anti rap-sh-t
lat-ti nel mio cervello scheletrico
magici incontri nel fantasy onirico
lasciti di un ricordo paraplegico
non sei un ricordo ma un attacco ischemico
caduchi gli alberi grande vita di città come mattafix
mi attacco, col pattafix, ai tetti come altair
e ti prego guardami, il solo concetto del tempo che p-ssa mi attacca
e condenso le rime nel tempo
come quando metti in valigia una giacca
e chiamami doc e curo gravi carenze di flow
ma ora non sono in servizio
perché, inalmente, hai trovato qualcuno che rappa
[ritornello]
se mi cerchi in un suono che sale
trovo quello quello quello che non vuoi tu
e, nel tempo, fra due onde di mare
rompo il cerchio, quello stretto, e non ci sei più
se mi cerchi in un suono che sale
trovo quello quello quello che non vuoi tu
e, nel tempo, fra due onde di mare
rompo il cerchio, quello stretto, e non ci sei più
[strofa 2]
vivo la vita come fosse un gioco: nuova versione di pokemon
mi han fritto il cuore più spesso di un ricco che striscia la carta di credito
io al m-ssimo posso strisciare la carta di decatlon
e pensa che ho talmente poco valore
che al m-ssimo mi dona a tele-ton
ho sent-to dire che sette ragazze per uomo ci sono nel mondo
e che basta cercarle. ne ho trovate venti
e, a saperlo in anticipo, cazzo restavo in disparte
pensa com’eran’ le altre 19 se poi, la migliore
mi ha messo nel culo dieci anni di vita come fosse panten
la tipa che ti lascia l’abito
la tipa che ti lascia rapido
la rima su cui casca l’asino
l’amica che ti lascia in panico
e’ noto che per come sono
da una parola in su mi innamoro
ma sempre di pazze:
sette ragazze giocate in sta vita
speriamo nelle altre
erano anni, lampi di vita che vedo
negli altri di mete ben poco raggiunte
sogni di mete con me e te nell’audi
ed inaudi che corre fino a flower burger
e l’unica donna che resta per me fra le sette bruciate
ha foglie verdi e sette punte
[ritornello]
se mi cerchi in un suono che sale
trovo quello quello quello che non vuoi tu
e, nel tempo, fra due onde di mare
rompo il cerchio, quello stretto, e non ci sei più
se mi cerchi in un suono che sale
trovo quello quello quello che non vuoi tu
e, nel tempo, fra due onde di mare
rompo il cerchio, quello stretto, e non ci sei più
[outro]
se mi cerchi in un suono che sale
non è detto che mi trovi ancora lì
ciò che è fatto è fatto e io fatto da manuale
non c’è molta differenza fra la padella e la brace…
rompo il cerchio stretto simile a un collare
e trovo quello quello quello che non vuoi tu
la nostra storia è un dramma di aristofane
e rompo il cerchio quello stretto e non ci sei più
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