don diegoh & ice one - le barche lyrics
(don diegoh)notte fonda in mare partono le barche
verso l’orizzonte le correnti le risacche
non torneranno prima che le reti siano gonfie
ed i pescatori avranno facce stanche e soddisfatte
nella città che dorme sotto un cielo di pensieri
nuvole squarciate dai veleni le macchine e i cantieri
la vita di ogni giorno nei quartieri
problemi che oggi sono il doppio di quelli di ieri
ma i matti vanno contenti tra il campo e la ferrovia
con una festa in testa ed una boccia di malvasia
la guerra nelle strade tra writer e polizia
le madri nelle camere a farsi l’ave maria
mentre i ragazzini adesso c’hanno gli occhi spenti quando
qualcuno li regala quello che stanno sognando
(ed è) generazione chiedi alla polvere e cuore stanco
ribelli schiavi d’un contratto e di un colletto bianco
la legge del più forte ma soltanto dentro il branco
il gregge delle pecore che seguono i trendsetter
qualcuno prova a pensare di testa propria
gli altri bruciano l’amore e vivono di niente
io nel silenzio delle cuffie ascolto il danno
rino gaetano e in mano c’ho un microfono che scotta
(e noi) abbiamo perso tutto ed abbiamo l’amaro in bocca
ma ci spingiamo al largo pure senza vento in poppa!
-rit.(don diegoh x1)notte fonda in mare partono le barche
sabbia nelle mani che il vento non porta via
quello che ci resta nei giorni di carestia
è camminare a testa alta verso la pazzia
con l’anima in riserva e con il cuore che non parte
vento di tempesta che scuote la vita mia
se farsi del male del male qui fosse un’arte
vedresti i nostri quadri esposti in una galleria!
(don diegoh)ah!al mattino presto tornano le barche
ma il mare non è stato generoso questa volta
un figlio torna tardi c’è sua madre sulla porta
le botte di suo padre le scorda con una botta
(ed è) vita di provincia sguardi a forma di coltelli
dove ci si lincia per un cazzo di parcheggio
e si bramano gioielli cartier collier collane
la strada cerca sudditi per il trono di spade
la fame non è cinema ma è prendi i soldi scappa
grattavinci stappa spara corri stacca
il tuo biglietto per andartene da qui corri fallo
perchè è lavoro in nero dentro un’altra notte in bianco
e c’è una fiamma sul berretto un campetto
l’eterna attesa di una sala d’aspetto
la luna con il sole non hanno niente da dirsi
si incontrano di rado solamente in un’eclissi
l’onda che va avanti e indietro e il tempo che va
mentre io appendo i miei vestiti e i punti di ogni domanda
controvento sulla sabbia scrivo sogni e realtà
nel mio quaderno non c’è spazio per la bamba e i carramba
e scrivo bianco su nero per ogni vero guerriero
mentre vola un aereo ed il sole ci inganna
e i miei fratelli non vogliono il dramma cercano il sereno
perchè tutto si muove e nulla si muove davvero!
-rit.(don diegoh x2)notte fonda in mare partono le barche
sabbia nelle mani che il vento non porta via
quello che ci resta nei giorni di carestia
è camminare a testa alta verso la pazzia
con l’anima in riserva e con il cuore che non parte
vento di tempesta che scuote la vita mia
se farsi del male del male qui fosse un’arte
vedresti i nostri quadri esposti in una galleria!
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