drimer - carattere lyrics
[testo di “carattere”]
[intro]
yeah
com’era?
stammi dietro, bwoy
alle volte mi sento come se in questi anni l’avessi detto prima di tutto a me stesso
[strofa 1]
è solo un’altra delle sere per milano in total nero
spegno ventisette candele con un sospiro di sollievo
ne accendo una e apro le note sull’iphone
in testa risuona il beat, sul marciapiede ogni mio passo
la notte porta consiglio ma pure gli incubi
hai pensieri grandi che fanno sentire piccoli
ho b+ttato tutto all’aria un’altra volta
per tenere aperto uno spiraglio ho chiuso un’altra porta
faccio all in con le poche fish rimaste
sperando che il destino mi dia delle buone carte
da quando ero un bambino con le giacche e le braghe larghe
per nasconderci le canne e le speranze
da dove vengo certe storie non si sentono
e se racconti certe cose, non ti sentono
per questo motivo tutti lavorano come bestie
o bevono finché non lo diventano
a me interessava dare emozioni
quelli che conoscevo sono tutti sul giornale
sì, ma non con le canzoni
un amico per la coca ha sp+ccato la famiglia
un altro astemio, ma è sempre attaccato alla bottiglia
e credimi, conosco quel vuoto
un mare scuro in cui sto sempre a galla e non nuoto
e anche se non ho toccato quella merda
penso che senza questo sarei finito come loro
mi sono innamorato anche stavolta, sì, ma non ci casco
sarò uno stronzo, baby, prima o poi ti lascio
quando mi sveglio, non è lei che voglio
prima scrivo un testo, poi le scrivo il buongiorno
alle volte essere solo mi spaventa
ma non mi ci sono mai sentito come a quella festa
per questo a cento persone intorno
preferisco migliaia all’altro lato di una cuffietta
questa è per voi
[strofa 2]
cosa pensi? che mi faccia abbattere? (ah?)
nel mio campionato resto la squadra da battere
segno e mi tolgo la maglia
per essere capitano non conta la fascia ma il carattere
scrivo in time new roman sopra i vostri culi (sì, fra’)
faccio freestyle ancora e perciò tu mi escludi (perché?)
insisti, ma, se mi senti, finisci fan, fra’
facevo anche mixtape personali prima dei dischi di marra
il rap un tempo ci rendeva violenti (dicevano)
ora ci rende stupidi e penso lo faccia apposta
perché solo uno stupido ammazza qualcuno senza volerlo
il violento conoscerà la sua forza
possa dio perdonarmi per i peccati (ah)
mamma per i pranzi saltati, il corpo per i ritmi malati (okay)
per me fare successo non è fare successo
ma dare l’esempio a tutti i figli mancati, yeah
i am the dream, benzema (benzema)
non so se sarò padre
di certo sarò il più figo degli zii come ax (ax)
solo hit nel mio lab (lab), premi il link, senti il rap (rap)
per ‘sta roba muoio come biggie e 2pac (pow+pow)
non mi fermo ora che c’è più gente sotto al palco
che abitanti nel paese da cui vengo
sì, lo ripeto spesso, farlo mi spinge più in là
ma soprattutto spinge voi a fare lo stesso
per questo scrivo ancora
[outro]
ric de large make it easy, baby, easy, baby, easy, baby, easy, baby
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