eldomino - a chi diceva lyrics
[testo di “a chi diceva]
[intro]
io sento il freddo in ogni senso, man
e va così, man
giù e va liscio
semplicemente così com’è?
[strofa 1]
io sento il freddo in ogni senso, l’inverno sembra eterno
il tempo passa lento, come un corpo controvento
sono limpidi concetti però nulla sembra chiaro
e tutti i sentimenti miei appaiano al contrario
sembra strano, le scrivo che la amo
a lei sembra che lo stia facendo preso dalla mano
è poi ancora strano che quando io lo chiamo
a lui sembra che lo faccia per sfruttarlo solo quando è necessario
gli amici sono pochi e i conoscenti forse troppi
nеl mezzo ci son quelli che ti vivon sotto gli occhi
e crеano il gelo, per loro valgo zero
può darsi, ma per lei io valgo cento, non credo nulla in meno
io non credo a nessun santo, a nessun patto e a nessun altro
perché tanto sono tutti pr+nti a rubarti lo spazio
mai nessuno è soddisfatto e comunque resta il fatto
che se dice di non farlo io l’ho già fatto (oops)
[ritornello]
a chi diceva: “non c’è tempo, flavio, andiamo di fretta”
a chi diceva: “calma, flavio, usa la testa”
ai primi rispondevo: “la fretta l’ho sempre odiata”
ai secondi che “la testa l’ho persa come ho perso ogni fidanzata”
“non c’è tempo, flavio, andiamo di fretta!”
a chi diceva: “calma, flavio, usa la testa!”
ai primi ho dato retta scappando di fretta, scelta azzeccata
la testa l’ho persa e con calma l’ho sempre ritrovata
[strofa 2]
io son fra quelli che non sanno che è successo
però sanno che il successo può cambiarti
e farti dire: “che è successo mo’?”
io che mi aspetto? o meglio, cos’è che cerco?
se non il caldo di un abbraccio stretto o di uno sguardo schietto
ma che sia lo stesso di quando giravo per il centro
di quando me la giocavo giù al campetto
flavio è sempre quello, il mondo gira attorno usandomi
da punto fermo, a mo di perno, ergo mi tengon sempre in mezzo
qua, la testa cambia qua, ma non ristagna se va
son carne e giro su me stesso tipo kebab
e tutti i fan mi chiedono il tocco magico, bramano
facce da angelo chiamano, risponde il diavolo, cavolo
voglion del bene, immagino, soffoca è un caldo arido
cose da pazzi inventano, case per pazzi in cui abitano
io paziente calmo e attento intanto cucio falle in fallo
prometto eterno strappo a chi mi ha tolto tempo e caldo, cazzo
[ritornello]
a chi diceva: “non c’è tempo, flavio, andiamo di fretta”
a chi diceva: “calma, flavio, usa la testa”
ai primi rispondevo: “la fretta l’ho sempre odiata”
ai secondi che “la testa l’ho persa come ho perso ogni fidanzata”
“non c’è tempo, flavio, andiamo di fretta!”
a chi diceva: “calma, flavio, usa la testa!”
ai primi ho dato retta scappando di fretta, scelta azzeccata
la testa l’ho persa e con calma l’ho sempre ritrovata
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