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emma gustafson - johnny's lullaby lyrics

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on a boat on an island when shadows came along
came johnny boy to sing his song:
‘been saved by a woman from the wildest of the shipwrecks;
his mommy been dead, his daddy been drunk

come, baby boy, come and sleep upon the boat;
come, baby boy, come and count them sheep ahead
come, johnny boy, you’ll be fine

his shoes worn out showed blisteres on his feet
his hair was a mess – by the wind it was caressed;
his lips were cut by the needles of the breeze
his jacket was torn by the hands of the storm

come, baby boy, come and sleep upon the boat;
come, baby boy, come and count them sheep ahead
come, johnny boy, you’ll be fine

the albatross flies, the mariner sings
songs of the past, memories of spring;
chimes ring softly in the dead of the night
the dead of the past dance under the light
of the moon rising gentle on the island of the free
free from tomorrow
free from sorrow

come, baby boy, come and sleep upon the boat;
come, baby boy, come and count them sheep ahead
come, johnny boy, you’ll be fine

there’s many on the streets, there’s many in their homes
many people hungry, many people cold
you’re here, johnny boy, sleep upon the boat
i’ll give you food and water and wipe your hands so cold

come, baby boy, come and sleep upon the boat;
come, baby boy, come and count them sheep ahead
come, johnny boy, you’ll be fine

traduzione:

su una barca abbandonata su un’isola
quando arrivarono le ombre
venne il giovane johnny a cantare la sua canzone:
fu salvato da una donna da un terrificante naufragio
sua madre era morta, suo padre era un alcolizzato

vieni, piccolo, vieni a dormire sulla barca;
vieni, piccolo, vieni a contare le pecore lì davanti;
vieni, piccolo johnny, da adesso starai bene

le sue scarpe consumate facevano intravedere
le ferite che aveva sui piedi
i suoi capelli erano spettinati, accarezzati dal vento
le sue labbra erano incise dagli spilli della brezza
la sua giacca era stata strappata dalle mani della tempesta

vieni, piccolo, vieni a dormire sulla barca;
vieni, piccolo, vieni a contare le pecore lì davanti;
vieni, piccolo johnny, da adesso starai bene

l’albatro vola, il marinaio canta
canti del p-ssato, memorie di primavera;
le campane suonano delicatamente
nel cuore della notte
i morti del p-ssato danzano sotto la luce della luna
che sale dolcemente sopra l’isola dei liberi
liberi dal domani
liberi dalla sofferenza

vieni, piccolo, vieni a dormire sulla barca;
vieni, piccolo, vieni a contare le pecore lì davanti;
vieni, piccolo johnny, da adesso starai bene

vi sono tanti sulle strade e tanti nelle loro case
molte persone che hanno fame
molte persone che sono povere
tu sei qui, piccolo johnny, vieni a dormire sulla barca
ti darò cibo e acqua e asciugherò le tue mani così fredde

vieni, piccolo, vieni a dormire sulla barca;
vieni, piccolo, vieni a contare le pecore lì davanti;
vieni, piccolo johnny, da adesso starai bene

©2019 emma gustafson



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