gfor - rime che passano lyrics
[verse]
ho scritto un classico
rime che passano, io che rimango
sto confermandolo con questa strofa
fuori dal leggendario, dentro l’ordinario
speravo sto passato mi lasciasse qualcosa
un’ora d’aria
una foto senza filtri scritta con l’arial
vita privata: una coltellata
stressato, a cambiar sto mondo non sono tagliato
non mi interessa altro fuori da sto teatro
il mondo ribaltato da quando ho iniziato a perdere tanto
a lasciar perdere altro
e io che non vivo che dentro alla mia pelle
non guardo più neanche in faccia le stelle
dettagli deviano lampi a vederle
in mezzo alla folla che si diverte
in mezzo sta cazzo di gente questa vita non ce l’ho presente
in queste favole non c’è morale
non cerco niente
ma mai mollare, lo tengo a mente
[beat switch]
[verse]
ci guadagneró una pizza
becco la chicca
di lei mi piace la sua lingua: chitchen itza
non le piace mai seguire le lezioni
facciamo un giro in città alta, lei mi tira fuori
siamo stati amanti ma troppo avanti
ci siamo lasciati con l’intento di ritrovarci
in tempi migliori
odio commettere gli stessi errori
non ho intenzione di cambiare le mie intenzioni
abitudini: facevo i numeri tra sesso e ruderi
sinceramente ora mi sembra che tra emozioni e avventure restano solo paure inutili
parole che sconfiggono i giganti più insicuri
suggestioni che diventano limiti
che diventano lividi
dentro mondi invivibili
che ci mandano in crisi
nel momento meno adatto
dopo la perfezione, qual è il prossimo atto?
fate largo il principe cerca moglie
è quasi sempre una poltrona per due
i social network mi fanno passare le voglie
film che ho già visto come su italia 2
io che volevo essere il numero uno
senza uno slogan come italia 1
finisco in promozione mentre tu fai zapping
sincero per me potete andarvene affanculo
sto cazzo non è gratis
il cerchio si restringe come mani attorno al collo, è un uomo che ti spinge
dici: non guardare gli altri
ma invidi chi si finge
io odio lamentarmi ma ci vedo solo business
chi non ha avuto scazzi per due soldi o un per le fighe?
anch’io c’ho gli arretrati e non le ho viste partorire
un saluto ai loro padri mando delle cartoline
io dentro i loro panni sarei finito su tinder
[outro + alice zanoli]
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