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giaime - arrivo. stazione. lyrics

[intro]
ti sei mai fatto di crack?
e che, non lo sai?
ti sei mai fatto di crack?
e che, non lo sai?
e che, non lo sai?

[strofa 1: giaime]
lascia che impazzisca questa sera, seh
senza alcun motivo, in fondo chi se ne frega
tanto non avrò tatto
ma quanto avrò pianto con in mano l’absolute? casco giù
“ti arrendi così?” mi chiedi, di sì, rispondo
m’impongo il controllo, no
l’ho perso completamente
da quando in casa mia si respira debolmente
ingrombranti stati d’ansia, alternati a stati d’animo accettati crocettati i programmi per domani si va in palla
la mia boa mi tiene a galla, il mio boa stringe la calma, calma
non riesco a parlare normalmente e questo mi da sui nervi
per questo martellate, ma sui denti
momento, ho momenti di smarrimenti
buchi nei ricordi come dentro ai clarinetti
e chiaramente c’è sempre chi minimizza con una mini-pizza
pensa tutto sia fico, come una serata a ibiza
ma vaffanculo, dai per carità
non voglio far la fine da impiegato-precario
voglio anch’io qualche soldo senza l’egoismo
voglio anch’io qualche morto da mettere in un disco
voglio essere contorto, ma che in fondo ti capisco
confuso al punto giusto da interessarti, dico

[ritornello]
la la la la la (uuh)
la la la la la (uuh)
cosa stai scrivendo? giaime, cosa stai scrivendo?
roba senza senso, non la capiresti intendo
la la la la la (uuh)
la la la la la (uuh)
cosa stai scrivendo? giaime, cosa stai scrivendo?
roba senza senso, non la capiresti intendo
arrivo. stazione. c’è bisogno di una rivoluzione!
atterraggio, spionaggio, migliorare, imbarco, embargo
arrivo. stazione. c’è bisogno di una rivoluzione!
atterraggio, spionaggio, migliorare, imbarco, embargo

[strofa 2]
quanto dura una canzone, meno dell’ispirazione?
per tre parole, pure tre ore
ruberei il cuore, a chi non ce l’ha
e il cervello a chi guarda “il grande fratello”
in guardia, fratello, c’è una guardia, fratello, fai la guardia
guarda che non p-ssino gazzelle con lo sterzo
puttanelle con il mestruo, le sento
è il prezzo del sangue che han levato dall’altro sesso
tipo a me, dico che torna tutto indietro
quindi un poco me lo merito
almeno medito al riguardo, mi guardo
riguardo vecchie foto e penso che quello sia un altro
fatto con lo stesso stampo
dalla fabbrica che ha aperto per i rapper di quest’anno
buon brano? ‘sto cazzo, son stanco, mo’ stacco, riparto
macchio il foglio bianco come gli esercizi a riempimento
fatti con del sentimento, che bordello, qua mi fermo
no, non credo, me lo mangio: buono, buon pasto
buon pranzo, forse cena è meglio, forse ce ne andiamo
magari il tentativo è futile, è vero? sa di vano
l’unico modo per scoprirlo è proseguire tanto
e guardando al p-ssato capire se fu utile

- giaime lyrics

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