gillet - canzoni d'amore del cazzo lyrics
l’italia non andrà al mondiale
ci sto proprio male
in mezzo a gente che non guarda il calcio
e non sa quanto vale
meno male che ho sta base e grammi da fumare
inchiostro a incerottare cicatrici, parti menomate
quella notte insieme, a dormire in una stanza soli
prima volta e ultima volta implosi come poli opposti
chiesi resti o vai, come marinai, mentre tu alzavi bandiera nera e in una mera sera, ora è ormai
ti alzi e lasci il sangue, e dei miei amici ci hanno visti insieme chiedono se è stato bello, se ho scopato bene io sto ancora frastornato, dal viaggio son ritornato, mentre ero addormentato, ero in causa senza avvocato
rispondo che non mi va bene e scappo verso l’autobus
lo riconosco subito, è quello dove non ci sei tu
e giro per la city, tra i c-n-li e canne da rollare
e in mezzo al bisbigliare io ero già il giullare da gognare
e nonostante tutto non riuscivo a darmi colpe
se sei single non esiste il tradimento
faccio una postilla
se son mesi che la scopi
se ti fai un altra è tradirla
e allora mi hai lasciato indietro
eppure di tempo ne avevo
eppure quel tempo l’ho perso
e non si può tornare indietro
ripenso a quella sera
avevo appena traslocato
ero stanco e andavo dissetato
andavi dissodata
e ti ho bonificata
ed era buono ed ero sazio
al sud una palude come prima duce lazio
e ho detto basta faccio il bravo questa proprio non la lascio
e poi ti sei -ssopita in braccio, vergine di caravaggio
vergine di segno di malizia grazie p-sso
e p-sso dopo p-sso prima pesci insieme e dopo acquario
e in mezzo a tanti cancri avevi stelle a cui aggrapparti io casini sempre più grandi, rimedi e come inventarli
rivedi e risenti suoni, locali, noi due ubriachi
storti, suoni distorti, risorti in pensieri autoctoni
togliti
la giacca siediti ripensa e chiamami
saranno squilli, saranno vent’anni
prima di te, furono altrettanti
poco meno, poco tempo fa
reciti drammi ogni giorno
in un teatro grande come il mondo
condividiamo antagonisti e lo sfondo
con un copione solo scritto per metà
mett-ti
la giacca, alzati, ed esci fuori
fuori fa un freddo che ti sp-cca il cuore
e gli inverni sono troppo lunghi
troppo freddi, per p-ssarli soli
se ti va ti p-sso a prendere
e il male che ti prende ti p-sserà
ma tanto sto solo fantasticando
son canzoni d’amore del cazzo
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