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i gatti di vicolo miracoli - 15° fanale lyrics

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quando sulla portantina, con una parrucca bianca
il mio signore p-sseggiava all’imbrunire
io, fedele servitore, un messaggio del suo amore
ogni sera davo alla sua dama

ma p-ssando in quella via, proprio accanto all’armeria
infilavo una scaletta fino alla soffitta
dove tu, la lavandaia, con un cesto di lenzuola
su dal fiume ritornavi

sono i primi momenti d’amore
che il tempo non riesce a colpire
“come adesso, ricordo che tu
mi stringevi due secoli fa”

quando ancora per le strade
si sentivano le ruote
del tram coi cavalli
sopra ai ciottoli rotondi

io, correndo verso sera
con la lampada p-ssavo per accendere i f-n-li
ma in un punto del viale, al quindicesimo f-n-le
io sgusciavo in un portone e salivo quelle scale
tu facevi la sartina, ma smettevi di cucire
al rumore dei miei p-ssi

sono i primi momenti d’amore
che il tempo non riesce a colpire
“come adesso, ricordo che tu
mi stringevi due secoli fa”

ora quando cala il sole, nelle piazze, tra le case
limpide si svegliano le luci
ma la sera, come un tempo, più non scende dall’olimpo
carica di tenebre e silenzi

io che faccio il metronotte, pur rischiando le manette
sotto la tua casa non me ne ricordo più
lascio la mia bici tra le macchine pigiate
e poi mi do un’occhiata intorno e vengo su

sono i primi momenti d’amore
che il tempo non riesce a colpire
“come adesso, ricordo che tu
mi stringevi due secoli fa”

sono i primi momenti d’amore
che il tempo non riesce a colpire
“come adesso, ricordo che tu
mi stringevi due secoli fa”



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