ilon - su di me lyrics
su di me lyrics
su di me
è vero che cadon queste musiche
no non è un caso è forse futile
forse mi sbaglio o è forse inutile
ma dentro c’è un giudice
dubito
che infondo avrò mano su quel rubino
forse mi sbaglio è che decuplico
l’ansia da un lato e l’altro giubilo
ma frate è come noumeno
non so che fare baby
son nella neve per te
son morto e mi ricordi come joyce dentro ai dubliners
la mia coscienza parla come con faccine scaltre
non mi resta al mio fianco altro che faccine stanche
se permanentemente tenti un terno al lotto e giuri
che permanentemente non cadrai nei giudizi
giuri di averlo a mente come un eterno ricordo
ma ti perdi dentro il niente di vacui pesi sul collo
vago perso e non ritorno ridi poco parli molto
quasi come se su un giotto spari colpi c18
ciclicamente un cataclisma che ti colpisce
ma è ‘sto dolore che porti dentro che pietra scolpisce
una daga che ti colpisce
una dama che ti rapisce
una notte di piena permia di luce che poi svanisce
spirito vagabondo
di oro siamo cercatori
vaghiamo come soldati
a cui hanno accerchiato i plotoni
sto con platone dentro nell’iperuranio
due versi mi separano dal sottile divario
tra chi poi sale in alto e tra chi affonda verso il tartaro
ma non mi inalbero
se vedrò un simbolismo strano
mi accerchiano voci di vuote nubi di colibrì che
mi si isseranno a numi negli occhi delle combriccole
di vetri che in frantumi come quando è morto nietzsche
e di palazzi lussuriosi come ciò che non si dice (no)
su di me
è vero che cadon queste musiche
no non è un caso è forse futile
forse mi sbaglio o è forse inutile
ma dentro c’è un giudice
dubito
che infondo avrò mano su quel rubino
non abbatterò il muro di dublino
forse mi sbaglio o è forse l’ultimo
giorno fra ne dubito..
ora ho iniziato e fra c’ho gli occhi della fame
talento ed ambizione zio questi hanno solo gli occhi da infame
tra chi qua vince un talent facendo l’ergastolaner
e chi fa promesse false troppo grandi per le tasche
okay non mi dire così baby
non è che perché mi guardi con i tuoi occhi dolci
che posso prendere gli anelli di saturno per farne delle collane
c’è chi pensa a decollare e chi ha cravatte colombiane
tutti vogliono parlare ma nessuno che ci ascolti
tutti vogliono ballare ma dentro a dei muri sporchi
la tastiera è la matita ma le dita son le stesse
qua ti scrivo la mia vita con annesse debolezze
okay quindi non mi dire così
baby se ti ricordi i giorni soli tu credimi
che siamo animali estinti di una razza secolare
moriamo dentro ai dipinti ma se l’anima è immortale
che cosa cambia?
su di me
è vero che cadon queste musiche
no non è un caso è forse futile
forse mi sbaglio o è forse inutile
ma dentro c’è un giudice
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