ilriccio&hisboys - ad maiora lyrics
“sono partito con una chitarra
50 euro in tasca
a 18 anni sembrava di possedere l’alaska
3 mesi dopo la mia prima canzone
quattro accordi e già sentivo l’ebrezza del cantautore
le prime strofe rappate
le rime sbagliate
i ritornelli li ho sempre odiati
gli amori cantati
dal cuore pompati
al cervello trasportati
con le mani ho scritto i miei pensieri più riservati
credevo che con una canzone mi sarei sfogato
e li avrei tenuti privati
ma questa è un’altra storia
davide non divagare
ho semprе sognato di vincere
realizzarе ciò che ho sempre sognato di fare
per cosa
perché
per chi
credevi davvero che il mondo avesse bisogno di un artista così?!
mi dice lo specchio
anche se è solo un riflesso
la verità si cela dentro te stesso
non ho un obbiettivo
odio il fallimento
esperienze passate mi hanno insegnato che i propositi non portano a nessun progresso
ma allora dov’è il senso
perché faccio questo
se fossi da solo a questo mondo
continuerei a fare ciò che sto facendo?
cantare suonare
farmi sentire
e sperare un giorno di potermi esibire
combatto tra il senso di fame che tendo a saziare
e la voglia di farmi notare che non fa mai male
narcisista, mitomane del cazzo
oppure un sognatore che per sempre vorrà sentirsi un bambino, un ragazzo
la voglia di fare sempre meglio
che ti tiene rinchiuso in una bolla
aspettando che arrivi il momento
qual buon vento
mi tocca scrivere sto testo
mentre penso a mio nonno nel firmamento
ad maiora
è questo il senso
vivi al meglio
ognuno sa qual è nel suo cervello perverso
che per un certo verso
non è poi così diverso ad un cielo nero
che poi diventa terso
di sicuro sto lavoro non è il meglio
ma averlo pubblicato già mi fa star meglio
sogno un mondo in cui chiunque sia felice di sé stesso
ambisca ad essere sé stesso
forse per realizzarsi serve questo
accettarsi
parlarsi da soli ed amarsi
che non esiste alcun mestiere che possa discriminarci
ammirarsi
sembra assurdo ma è più facile farlo nei confronti degli altri
almeno credo
ineffabile
per descrivere il mio più grande desiderio
essere affabile
ti fa solo illudere
una ricaduta anche se è tutto labile
credere nei miracoli porta speranza nel cuore infranto di un amante fragile
che spreco di tempo
mi deprimo e penso
a ciò che già vorrei cambiare della mia vita perché credo che non abbia senso
come il vizio più orrendo
odio fumare
più ci penso è più mi giro sigarette finché non faccio fatica a respirare
di sabato sera
sul balcone
che in tre anni ha visto più canne che figa
dann+z+one
mentre mi guardo e mi convinco allo specchio
che andrà tutto meglio
che questa è solo una maledizione
e questa è solo la prima canzone
ad maiora non è quel che vi aspettate
ma ciò che già sapete e non ancora accettate
ho finito un po’ in anticipo
vabbè ci sentiamo la base
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