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izzetai – sul serio? lyrics

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non ti prendo sul serio se non per rubarti lo stereo, siete gente che non ne capisce un cazzo di musica e so che non ti prendo sul serio se non per rubarti lo stereo, siete gente che non ne capisce un cazzo di musica e so che…

come proporsi nel modo più scontato, se c’è stato un buon intento la risposta è impossibile. l’ingegnarsi, indignarsi qua varia, continua e lecca il culo a chi il culo l’ha messo all’aria. non ho bisogno di un vocabolario per seguirti, parlami chiaro se sai che posso offrirti. hai la cravatta, il conto in banca e l’etichetta, sorriso del cazzo e vuoi giocare sul mio suono? aspetta, c’è un disperato bisogno che tu impari a capire un po’ la musica, ignorante in materia, una scarna batteria m’accompagna e c’è, c’è chi fischia come gesso sulla mia lavagna; e da fastidio nonostante tu sia costante nello studio e p-ssi ore sul rullante, punta di piedi come carla frac-cinque minuti so che verrai tu a b-ttarmi giù, non se ne parla. ho ingoiato piombo e il beat a calamita, cinque dita sulla faccia se ancora non l’hai capita. ho ancora fiato per togliertelo e qua c’è salmo, segnatevelo. se il mio cd suona marcio me lo uccidi, attento, ascolta bene che ho calore più di etti di chili. ci liberiamo da ‘sti pazzi, pagliacci o meglio pseudo-punk a bestia col flow vest-ti a stracci

e non ti prendo sul serio se non per rubarti lo stereo, siete gente che non ne capisce un cazzo di musica e so che non ti prendo sul serio se non per rubarti lo stereo, siete gente che non ne capisce un cazzo di musica e so che…

parlami di te, della tua vita, tu chi sei? ripetute call di lei, ma mi arriva in differita. le do del lei, sua maestà dell’avarizia va e sevizia quelle checche, falle entrare in hit parade. ho visto abbastanza da capirne sempre meno, puoi congetturare quanto vuoi, rimani osceno. tra me e te proprio nebbia fitta, silenzio nella stanza con rumori su in soffitta. mondo oscuro con lo stacco in overline, la tua vita è in copertina ma chi te lo fa il design? profumate calvin klein, ribelli come cobain, duri troppo come il singolo (t-tolo canzone). insieme a vasco sul divano con rewind, gradi farenight, cd caldi nell’hi-fi (fyah). la tua faccia a schiaffi accesa come fuochi estivi, e non ci senti e non ci vedi come wonder stevie. effeminati cantautori gettonati, parere alla tua musica: scoreggi amplificati. sono giudizi scontati? si e ti basti, piove merda e tu sei l’uomo della pioggia come dustin. e non m’incastri coi tuoi spiccioli, sp-cci garanzie a loffie, forfait, noi restiamo vigili. evitandoci lasci cicatrici, rimaniamo dentro il fango ma con forze motrici

e non ti prendo sul serio se non per rubarti lo stereo, siete gente che non ne capisce un cazzo di musica e so che non ti prendo sul serio se non per rubarti lo stereo, siete gente che non ne capisce un cazzo di musica e so che… non ti prendo sul serio se non per rubarti lo stereo, siete gente che non ne capisce un cazzo di musica e so che non ti prendo sul serio se non per rubarti lo stereo, siete gente che non ne capisce un cazzo di musica e so che… non ti prendo sul serio se non per rubarti lo stereo, siete gente che non ne capisce un cazzo di musica e so che non ti prendo sul serio se non per rubarti lo stereo, siete gente che non ne capisce un cazzo di musica e so che…



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