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kiave - 6 sens(e)i lyrics

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[strofa 1 kiave]
l’orecchio è un trasduttore, non ho detto traduttore
converte in onde cerebrali le onde sonore
cerco vibrrrazione, nelle note di una canzone
come un camionista che ascolta il rumore del motore
con il cuore stretto in delle morse, ferite esposte
mi parla in codice morse, spesso distorce
suole rosse nel locale, suole rosse per le strade
le prime per sirene, le seconde per sirene spiegate
facile andare e fare orecchio da mercante
se ciò che dicono i testi per le vostre orecchie è accecante
le voci che ho in testa sono qualcosa di asfissiante
l’eco del coro di un manifestante, l’ego di mirko che fa l’arrogante
metto in pausa ogni senso mi concentro su ciò che sento
potenzio le note complesse come daredevil
ma so che non contano le note che suoni ma le pause che interponi fra esse come miles davis

[strofa 2 barile]
per fare bene una strofa ci metto gusto
calibro il flusso, la metrica non troppo ermetica ma al punto giusto
con le papille a mille nella bocca
tocca darmi una calmata, questa lingua sembra woodstock
okay il prezzo non è giusto
prendo a morsi la mia vita e se è un problema chiamo houston
sa di merda il retrogusto, cerco il dolce dappertutto
ma è l’amaro che nascondo il mio migliore trucco
l’aspro siciliano non del frutto
sappi che se ci siamo noi, ci siamo del tutto
puoi ascoltarci o meno sono gusti tuoi
5 sensi, kiave, diegoh, willie, kenzie e la dopa del gusto, bwoy

[scratches dj tsura]

[strofa 3 kenzie kenzei]
ho bisogno di più tatto, se voglio continuare il viaggio
affrontare i dolori fino in fondo come un tatuaggio
certi sono vetri sotto i piedi che si sgretolano
altri piume in movimento che fanno il solletico
ma niente di ascetico, ci si sforza per competere
si lotta per non cedere, toccare per credere
l’ebbrezza del vento sulla pelle che mi invoca
il tuo profumo mi fa brezza ed ho la pelle d’oca
sarà che è già domani e la lancetta scorre rapida
e non mi serviranno mani per sfiorarti l’anima
sabbia tra le dita e il brivido sulla schiena
bruciare ogni ferita per spezzare ogni catena
mi muoverò nel buio con le mani per sapere dove stai
ti porterò nel letto dove ti addormenterai
entrerò dentro di te come sai
ti accarezzerò e leggerò i tuoi nei come col braille

[strofa 4 willie peyote]
seguo l’istinto, vado a naso, non a caso tipo a cazzo di cane
seguo le tracce come un cazzo di cane
perché c’ho fiuto per ‘sta roba e non mi sbaglio
qui la situa puzza pure se stai zitto come se mangi aglio
e dacci un taglio non in senso figurato
parlo di un senso in senso lato e sono circondato
e se uno stronzo resta stronzo anche se profumato
quella puzza sotto il naso è un chiaro segno capo
cosa ho immagazzinato? il profumo di una donna
tra le lenzuola l’odore di noi, l’odore di lei
l’aroma del caffè la mattina, dell’erba tagliata, della benzina
di te da bambina, back in the days
epifanie, ricordi
alcuni deboli altri forti, a tutti fa lo stesso effetto l’odore dei soldi
per la poesia non c’è più spazio, tutto è più b-n-le
io parlo di olfatto e tu pensi a pippare

[scratches dj tsura]

[strofa 5 don diegoh]
io non sempre vedo quando il cuore non sente
e devo fendere la nebbia con le unghie, graffi nella mente
ma a volte è come avere mille chiodi tra le tempie
come guardarsi a uno specchio e trovarci niente
poi cercare una visuale in questo mare di pixel
al buio in tangenziale contromano su un diesel
tra luci verdi e luci rosse sul mixer
in bilico tra sole e luna come in un’eclisse
dicono che tutto è utile, che nessuno è indispensabile
chiedilo a ray charles, a stevie, a chi in pratica
non vede manco quando dal viso cade una lacrima
ma per tradurla in note suona i tasti che ha nell’anima
io sono lo sguardo dell’artista che si osserva dentro
perché la verità non sta sul pavimento
ma è impercettibile pulviscolo nel vento
è una lancetta che si perde fra le maglie del tempo
sono i flash al momento, in cui ricordi memento
in cui seguite con me tutti questi occhi sognare
e puoi fuggire dall’orbita e non voler ritornare
rompere gli argini in cerca di cieli da fotografare



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