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la kattiveria - destra e sinistra lyrics

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pendo da un cappio fatto di miti sconfitti
modelli fissi in eclissi, ribelli in crisi crocefissi
come cristi estinti vessilli degli idealismi convinti
la mia generazione ha perso (generazione di vinti)
fra infimi conflitti, infiniti diritti fra vinti i cui vinti afflitti finti figli dei finti hippie
miti di un’era trascorsa sono l’ennesima stretta di morsa
o morsa di testa tra scilla e cariddi
vivo in un mondo di stato e rovine
idee fatte di cenere, ruggine, polvere e mine
e yo ma mama, è claro che ne soffro ma
non faccio lezione, rifatevi al celebre saggio di bobbio
esistono ancora netti punti di vista
resistono, esistono ancora i concetti di destra e sinistra
la prima segue orme, si diffonde, ha nuove forme, forche
la seconda si contorce, forse agonizza ma
buon uomo non c’è binomio o scelta unica
tu giudica sta terra da terza guerra punica
ne ho visti di più tristi che crispi e i suoi ministri, ma io qua
quasi rimpiango la prima repubblica
poi vidi alcuni complotti tra resti e teschi
studiavo bakunin, kropotkin e tutti i cattivi maestri
ma in questi contesti no, non servon testi
vivono culti egemoni e più demoni che in dostoevskij

che cos’è la destra, cos’è la sinistra? (quando vuoi, quando puoi tu rifletti un po’)
che cos’è la destra, cos’è la sinistra? (come vuoi ma sti concetti per te reggono)
che cos’è la destra, cos’è la sinistra? (vidi i sofisti nei conti, ministri di [?])
che cos’è la destra, cos’è la sinistra? (incroci tra dinosauri e camaleonti)

e sto [?] col popolo, no
non rinnego il gioco dell’uomo
ma il padrone lo metto al patibolo, è un verso logoro
mollalo il povero, strati sociali differenti che annovero
fasci maiali fanno il gioco più sporco e no
dai tempi dei tempi sono loro che governano
tengono il povero povero e si arricchisce il porco dai lavori instabili
interinali e contratti co.co.co
colmo la brocca col colmo dei colmi ma instabili come [?] mamma
ma quale destra e sinistra, ne scorgo pochi nella lista
stacchi netti, tagli fatti, sempre più gente stenta per i vostri patti
non concordo con certi accordi e scorgo un futuro sporco
unica tattica: fare il gioco del morto
o fare il gioco del sordo, torto e ritorto pensiero
quale giusta scelta ma, ma quale autore scegliere fra il male minore ma
ma quale destra e sinistra? qua il discorso si allaccia e il tuo letto le leggi le sp-ccia all’etto
se mi desto e testo il mio sogno castro castra a caro costo
l’oblio di un mondo a posto apostrofo, sto posto è amorfo so
che il percorso è sporco e balordo
è un brodo che bolle e ribolle di balle di un folle

che cos’è la destra, cos’è la sinistra? (quando vuoi, quando puoi tu rifletti un po’)
che cos’è la destra, cos’è la sinistra? (come vuoi sti concetti per te reggono)
che cos’è la destra, cos’è la sinistra? (ogni mio mito è sparito, svanito, è part-to)
che cos’è la destra, cos’è la sinistra? (dopo il pentapart-to)

son confronti vacui tra colombe e rapaci mamma
a me stan strette ste etichette vecchie poi non so che farci
agitarmi no perchè la calma non p-ssa di moda
finisce che di sto p-sso si rifinisce al p-sso dell’oca mamma
l’amaro in bocca manco è al minimo
yo sai che sto maschio qua non è un nostalgico dell’olio di ricino
io esplicito il disagio nella trama che tesso
il privilegio è un principio applicato troppo spesso adesso
eccesso d’odio nei confronti dei vari falsi e fasci
che i nuovi compagni si rileggano gramsci
tasti dolenti come trasformisti beceri e gr-ssi
non confondo i socialisti alla pertini con quelli alla craxi
e p-ssi, la questione di fondo deprime
la sinistra non esiste, a destra nani, ballerine e l-strine
da una parte ricordi di fosche sedute spiritiche
d’altro canto un premier spiritoso come le comiche, ma
ho coliche ricorrenti violenti mal di testa, voi
leggetevi e tenetevi pure i saggi di vespa
ho un’altra mescola rispetto all’impasto odierno
leggetevi malatesta che di certo è molto più moderno, ma
altro che prese di palazzo d’inverno in eterno, qua
trattasi di mal governo come punto fermo
sai che non vedo e non credo, di certo non prego
di certo non rinnego il mio credo finchè non crepo

“di che part-to è lei?”
“come, mi scusi?”
“insomma, lei è di destra o di sinistra?”
“porca miseria… sinceramente?”
“sinceramente”
“non me lo ricordo”
“si sforzi di ricordare”
“porca miseria. di sinistra o di destra, puttana della miseria… non me lo ricordo, sa? porca miseria… bella domanda, cazzo”
“è un suo dovere saperlo”
“è un bel problema questo. sono di sinistra o di destra? porca miseria. non me lo ricordo”



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