la kattiveria - teoria e rivoluzione lyrics
la mano del gigante
che domina la mente
costringe nella morsa
la tronca di coscienze
corrode la corteccia
della dignità
l’orco avido di teste porta il nome autorità
pesta duro nella mucchia
pesta duro nel recinto
il super-io sociale che inibisce ogni istinto
nel secolo si domina
sotto forma ibrida
colpendo ogni forma di dissenso che mobilita
le truppe, disposte in gerarchia
ride mentre brucia ogni forma di utopia
come malattia
attacca la coscienza
con pustole mentali che contagiano l’essenza porco dio
umana, porta nome religione
quella forma di membrana che ostruisce la ragione
rendendola malsana e genuflette l’intelletto
ad una devozione arcana
che dice “non pensare” se stringe la catena ma
ora, da sempre, ha dominato il dogma
che lentamente copre il cervello come magma
spostando a branchi stanchi
m-sse riverenti che s’azzannano a comando su richiesta dei potenti
a stenti, non possono altrimenti
carota per il somaro a cui han strappato i denti
a cui nella menzogna hanno imbevuto sentimenti
imponendo pentimenti, rendendo consenzienti
dico basta, sussista una forma d’effusione
sfogatoio della m-ssa nel clima d’oppressione
che t’ingr-ssa, dissidente targato progressista
animale e parolaio d’appett-to laburista
conquista, adesso, lo spazio per lottare
non mendicare l’italia dei sogni da chi ti vuole liberare
eleva la coscienza al livello dell’azione
dalla fogna esce un urlo: “viva la rivoluzione”
dalla fogna esce un urlo e sp-cca il muro d’oppressione
dalla fogna, dalla fogna
dalla fogna esce un urlo e sp-cca il muro d’oppressione
dalla fogna, dalla fogna
dalla fogna esce un urlo e sp-cca il muro d’oppressione
dalla fogna, dalla fogna
dalla fogna esce un urlo e sp-cca il muro d’oppressione
viva la, viva la, viva la, viva la, viva la, la rivoluzione
semina illusioni
tra solchi di fedeli
vacca sacra del regime resta sempre ciò che credi
connesso o compromesso
sui binari del concesso
zizzania cerebrale dove ogni eccesso è omesso
connesso, la morale comune santifica il nesso
che intercorre in modo complesso
tra m-sse di sempre e m-sse d’adesso
che t’impregna di falsi ideali
valori chiamati sociali, doveri, fideismo
da sobborgo regna sovrano sui vostri pareri
inconscia [?] e populismo a schermo piatto
lei transenna del [?] sotto forma di coatto
picchi la tua testa contro marmi d’-ssoluto
è solo autolesionismo ignifugato dallo stato
impresa [?]
la vita dell’uomo è divisa in due essenze
fra suicidio intellettivo mentre vorrebbe [?] né niente
[?] partorendo il trascendente
solo la rabbia fuoriesce bonaria contro chi abbaia all’obbediente
(e ancora) la m-ssa interiorizza ciò che l’interesse impone
l’ingoio periferico di catto-informazione
rido, mito democratico
subdolo ed ignavo
iniettata a tradimento nella mente d’ogni schiavo
(senti) fuoco su chi opprime (senti) fuoco su chi opprime
l’individuo come mezzo, l’individuo come fine
(senti) fuoco su chi opprime, viva è l’immagin-z-one
dalla fogna esce un urlo: “viva la rivoluzione”
dalla fogna esce un urlo e sp-cca il muro d’oppressione
viva la fogna, viva la fogna
dalla fogna esce un urlo e sp-cca il muro d’oppressione
viva la fogna, viva la fogna
dalla fogna esce un urlo e sp-cca il muro d’oppressione
viva la fogna, viva la fogna
dalla fogna esce un urlo e sp-cca il muro d’oppressione
viva la, viva la, viva la, viva la, viva la, la rivoluzione
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