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lil paua - il principe lyrics

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c’era una volta un principe giovane e inesperto
determinato, vigoroso e mai incerto
sicuro sui suoi passi, lui non si è mai perso
non sente il bisogno di altri perché gli basta se stesso
come tutti quanti i principi mostra serenità
sa per certo che un bel giorno sarà una celebrità
non crede in dio, ma nel suo ego, altri culti non ne ha
per questo lui, no, non si fida di nessuna autorità
si aliena dalla società, detesta le grandi masse
espone la sua identità come se non si scheggiasse
gli importa l’integrità, non quanto c’ha nelle tasche
sa che ce la farà perché si sente un fuoriclasse
non fa parte di una classe sociale perché è diverso
sa che se non fosse tale cadrebbe nel compromesso
tanta gola per la fama, la farà, lo sa per certo
non cadrà, se l’è promesso, e parla a se dentro uno specchio

guardati, chi sei?
sei il migliore in questo mondo
come fai a evitare il fondo?
se ci arrivi sarai pr+nto, non importa se è profondo
che sei nato per lottare
da solo, sì, lo puoi fare
so che tu non puoi mollare
a questo ti dovrai aggrappare
tutto il resto è b+n+le
tutto è fermo a quanto pare
tu continua a camminare
che il mondo potrà girare
ancora
ma quando il principe scopre la sua fragilità
e si trova a fare i conti con la cruda realtà
si accorge di esser solo davanti alle avversità
si accorge che non gli basta più solo la vanità
e allora il volto tra le mani, lacrime di chi crolla
gli occhi sembrano dei laghi, ma il sangue è di chi non molla
la testa pensa che non può stare dentro a una bolla
il cuore regge tutto il resto perché sa che lo sopporta
affoga in quei bicchieri tutti quanti i suoi problemi
cerca una risposta scappando dai suoi pensieri
sa che questo non è poi il migliore dei rimedi
ma non riesce a ripartire, fatica a cogliere i segni
perde l’animo regale, perde il titolo di principe
poi fermo osserva il male chiedendosi perché vince
è a un passo dal dirupo, dietro un mostro che lo spinge
ma a un tratto ode una voce dentro sé che gli dice

ricordati chi sei
sei un codardo oppure un uomo?
che cosa fai da solo
lì collassato al suolo, che prima prendevi il volo?
adesso alzati e combatti
raccogli quella corona
perché ora contano i fatti
e indietro non si ritorna
hai deluso tutti quanti
hai avuto l’ultima parola
prova ora a riconquistarli
dando loro la tua forza
nuova
seduto su quel molo ora fissa l’orizzonte
mentre la scogliera è divorata dalle onde
sente che non gli basta, lui vuole andare oltre
e intanto la tempesta diventa sempre più forte
la pioggia sul suo volto si confonde con le lacrime
la sua vita è un libro e l’acqua ha sciolto troppe pagine
tra i fulmini si eregge in piedi e rimbocca le maniche
si getta in mezzo al mare, non teme più naufragare
lascia alle spalle il credo che lo ha reso più b+st++le
una bracciata per chi è come lui e non smette di sognare
gente al molo assiste allo spettacolo epocale
mentre dio dal cielo manda il diluvio universale
trasmette finalmente quella forza colossale
tanto forte da poter risvegliare anche il dio del mare
e proprio quando il principe sta per affogare
ode una voce proveniente da una nave

salta su con noi
che insieme partiremo
afferra questo remo
e naviga con noi come i più grandi eroi
solcheremo tutti i mari
in rotta verso l’infinito
come principi immortali
verso quel regno proibito
le stelle condurranno
questa nave nel tragitto
i racconti non finiranno
la storia è ancora all’inizio



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