lo stato sociale - la musica degli sfigati lyrics
[testo di “la musica degli sfigati” ft. management]
[strofa 1: lodo guenzi, management, lodo guenzi & management]
mi piace la musica sporca, cantata e suonata male
fatta con tre euro, che ti sp+cca le orecchie e il cuore
la musica fuori dalle radio, dalle playlist, dalle classifiche virali
che non parla di quanto scopi, di quanto sei ricco e famoso
di quanto sp+cchi il culo, di quanto hai rotto i coglioni o ce li hai girati
la musica degli sfigati
senza tesla, moët, huarache, ferragamo, fendi
ma per quelli vestiti in pigiama ai fashion party degli stronzi
[strofa 2: lodo guenzi, management, lodo guenzi & management]
una musica fatta con amore, che non è mai sentimentale
una musica fatta col culo, che non è mai volgare
la musica dei fuoricorso, dei fuorimoda, dei fuorisede
di chi non gira in fuoriseriе
senza figli di papà che fanno finta di venirе dal quartiere
senza quelli del quartiere che ti fanno la morale
una musica senza pagare, senza suonare, senza volere
arrivare primi tra gli scemi
come quando godi, godi, godi, godi, godi, godi, godi, godi e poi non vieni
[strofa 3: lodo guenzi, management, lodo guenzi & management]
di chi non passa i concorsi, di chi lavora otto ore
di chi prende psicofarmaci, di chi non sa scopare
di chi non ha successo, di chi si sente brutto
di chi si vergogna di spogliarsi anche al mare, a letto
di chi sta sveglio, chi si taglia, fuma benzodiazepine
di chi viene menato e ammazzato nelle strade
perché nero, perché arabo, perché omosessuale
di chi l’ha preso in culo e non lo sa ridare
[strofa 4: lodo guenzi, management, lodo guenzi & management]
mi piace la musica gratis, la musica che non fa campare
senza simboli dell’euro, catene d’oro da coglioni
senza donne da chiamare “troie”
ma piena di figli di puttana
che non vanno alle sfilate, che non bevono tisane
che non si chiudono in una stanza, il mondo deve stare fuori ad ascoltare le loro crisi, i loro xanax
i soldi spesi per dimenticare i problemi di erezione
di quelli a cui la gente
non chiede mai una foto, ma conosce le canzoni
[outro: lodo guenzi, management, lodo guenzi & management]
di chi ha paura, e lo ammette, delle donne e dell’amore
di chi lavora nei call center, di chi consegna pizze a ore
di chi è stato sgomberato, di chi è eterno laureato
di chi ha perso tutto, ma almeno un po’, un po’ si è divertito
di chi sta sveglio, chi si taglia, fuma benzodiazepine
di chi viene menato o ammazzato nelle strade
perché nero, perché arabo, perché omosessuale
di chi l’ha preso in culo e non lo sa ridare
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