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lucio dalla - la sera dei miracoli lyrics

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? la sera dei miracoli fai attenzione
qualcuno nei vicoli di roma
con la bocca fa a pezzi una canzone.
? la sera dei cani che parlano tra di loro
della luna che sta per cadere
e la gente corre nelle piazze per andare a vedere
questa sera cos? dolce che si potrebbe bere
da p-ssare in centomila in uno stadio
una sera cos? strana e profonda che lo dice anche la radio
anzi la manda in onda
tanto nera da sporcare le lenzuola.
? l’ora dei miracoli che mi confonde
mi sembra di sentire il rumore di una nave sulle onde.
si muove la citt? con le piazze e i giardini e la gente nei bar
galleggia e se ne va, anche senza corrente camminer?
ma questa sera vola, le sue vele sulle case sono mille lenzuola.
ci sono anche i delinquenti
non bisogna avere paura ma soltanto stare un poco attenti.
a due a due gli innamorati
sciolgono le vele come i pirati
e in mezzo a questo mare cercher? di scoprire quale stella sei
perch? mi perderei se dovessi capire che stanotte non ci sei.
? la notte dei miracoli fai attenzione
qualcuno nei vicoli di roma
ha scritto una canzone.
lontano una luce diventa sempre pi? grande
nella notte che sta per finire
e la nave che fa ritorno,
per portarci a dormire.

cara
cosa ho davanti non riesco pi? a parlare
dimmi cosa ti piace
non riesco a capire
dove vorresti andare
vuoi andare a dormire.
quanti capelli che hai
non si riesce a contare
sposta la bottiglia e lasciami guardare
se di tanti capelli ci si pu? fidare.
conosco un posto nel mio cuore
dove tira sempre il vento
per i tuoi pochi anni
e per i miei che sono cento.
non c’? niente da capire
basta sedersi ed ascoltare
perch? ho scritto una canzone
per ogni pentimento
e debbo stare attento a non cadere nel vino
o finir dentro ai tuoi occhi
se mi vieni pi? vicino.
la notte ha il suo profumo
e puoi cascarci dentro
che non ti vede nessuno
ma per uno come me poveretto
che voleva prenderti per mano
e cascare dentro un letto…
che pena… che nostalgia
non guardarti negli occhi
e dirti un’altra bugia.
almeno
non ti avessi incontrato
io che qui sto morendo
e tu che mangi il gelato.
tu corri dietro al vento
e sembri una farfalla
e con quanto sentimento
ti blocchi e guardi la mia spalla.
se hai paura a andar lontano
puoi volarmi nella mano
ma so gi? cosa pensi
tu vorresti partire
come se andare lontano fosse uguale a morire
e non c’? niente di strano
ma non posso venire.
cos? come la farfalla
ti sei alzata per scappare
ma ricorda che a quel muro
ti avrei potuta inchiodare
se non fossi uscito fuori
per provare anch’io a volare.
e la notte cominciava a gelare la mia pelle
una notte madre che cercava di contare le sue stelle.
io li sotto ero uno sputo
e ho detto “ol? sono perduto”.
la notte sta morendo
ed ? cretino cercare di fermare le lacrime ridendo
ma per uno come me, l’ho gi? detto,
che voleva prenderti per mano
e volare sopra un tetto…
lontano… si ferma un treno
ma che bella mattina
il cielo ? sereno.
buonanotte
anima mia
adesso spengo la luce
e cos? sia



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