lucio leoni - mi dai dei soldi (feat. andrea cosentino) lyrics
[testo di “mi dai dei soldi”]
per piacere
per piacere mi aiuti?
mi aiuti, mi dai dei soldi?
non lo vedi come sono, come sono ridotto?
le mie mutilazioni le vedi? ti fanno pena?
mi dai dei soldi?
lo sai che dietro ogni cicatrice c’è una storia
se ti racconto la mia storia mi dai dei soldi?
vedi la mia gamba? pensi sia una storia che non ti riguarda?
lo sai che le mine antiuomo le fabbricano in italia?
ora ti riguarda
ti senti in colpa
mi dai dei soldi
e se ti dicessi che la storia è un’altra
e che mi sono mutilato da solo per avere i tuoi soldi
ti farei meno pena?
non dovrei fartene anche di più?
mi dai dei soldi?
ti piacciono le mie mutilazioni?
vuoi vederle, vuoi toccarle con mano?
e se ti dicessi che questa gamba è finta
che questo corpo non è il mio corpo
che questo dolore non è il mio dolore
se io ti dicessi che non ho corpo, non ho volto e non ho dolore…
[seconda strofa]
sai che anche questa voce non è la mia voce
chi sono io
chi sta dicendo “io”
quando io dico “io”
mi dai dei soldi
perché il messaggio è complesso
sai che non ti sto guardando per davvero
ti piace guardarmi senza che io ti possa vedere?
mi dai dei soldi perché ho gli occhi di vetro?
ti commuovo
ti commuovo nonostante tu sappia che sono finto
ti commuovo perché sembro vero
ti commuovo perché sono finto
hai dei sensi di colpa?
la cultura deve provocare sensi di colpa?
se ti faccio venire dei sensi di colpa mi dai dei soldi?
cosa vuoi che faccia per te?
ti piacciono le barzellette?
il cieco dice allo storpio: “come va?”
lo storpio al cieco: “come vedi”
mi dai dei soldi?
perché farei qualunque cosa per avere i tuoi soldi
[terza strofa]
cos’altro vuoi che faccia
senti qua: “pane ai circensi”
ti piacciono le citazioni, i giochi di parole
questa la conosci?
l’hai capita?
ti piace pensare di averla capita solo tu?
mi dai dei soldi se ti faccio sentire più intelligente degli altri?
oppure fingi e ridi per non sentirti inadeguato
mi dai dei soldi perché comunque ci stiamo facendo quattro risate?
pensi che quello che stai ascoltando sia musica?
pensi che quello che stai vedendo sia teatro?
pensi che sia arte? pensi che sia cultura?
pensi che sia accattonaggio?
c’è differenza? qual è il confine?
ci deve essere un confine
lo sai che l’arte deve porre domande e non dare risposte
vuoi rispondere alle mie domande o preferisci darmi dei soldi?
l’arte deve farti pensare
deve pensare al tuo posto
deve emozionarti, deve divertirti, deve provocarti
vuoi essere provocato?
e se hai l’aspettativa di essere provocato
come posso davvero provocarti?
[quarta strofa]
ti sto mettendo a disagio con tutte queste domande?
l’arte deve mettere a disagio?
sei contento di essere a disagio?
mi dai dei soldi?
avresti il coraggio di fare quello che sto facendo io?
pensi che io sia disperato, oppure pensi che io sia libero?
mi dai dei soldi perché sono libero?
pensi che coi soldi puoi acquistare la mia libertà?
o pensi che io non sia abbastanza libero?
mi dai dei soldi per liberarmi?
l’arte è accattonaggio?
l’accattonaggio è una forma d’arte?
l’arte è morta?
l’arte è viva e noi siamo morti?
a che gioco stiamo giocando?
mi dai dei soldi perché, nonostante tutto, comunque
ormai vecchi, forse morti
forse morti da sempre
comunque, nonostante tutto… stiamo giocando
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