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marracash & guè pequeno - quasi amici (live @ santeria tour 2017) lyrics

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[testo di “quasi amici (live @ santeria tour 2017)”]

[strofa 1: guè pequeno]
la droga dà (la droga dà)
la droga toglie (la droga toglie)
un re non dà le dimissioni, resta un re o muore
(un re non dà le dimissioni, resta un re o muore)
ne rimarrà soltanto uno dopo quest’aurora
figli di una pistola, devoti al foglio viola
insieme senza andarci mai dai tempi della scuola
(insieme senza andarci mai dai tempi della scuola)
ero sicuro giuro che prima o poi avrei avuto sotto al culo una ferrari
gli altri non vanno a pari
mentre si fanno un giro al parco, al max girano un pacco
io ho sempre fatto un giro d’affari
complimenti per gli investimenti giù in estonia
alcuni qua sono scontenti, in più ho tradito sonia
ricordi in francia quella super mossa in edilizia
chi pesa più sulla bilancia di questa giustizia?
la gente mormora in testa ho dubbi e cantilene
fiumi di porpora una bestia di cocaetilene
e quando mi han’ b+ttato giù la porta all’alba
era l’infame con la barba, o hai parlato tu?
e ora che sto guidando piango pensando a quando eravamo bro
mano sul cambio mo pure armando ti sta cercando
godfather brando, stiamo arrivando
[ritornello: marracash]
sai che cosa c’è? non parliamo al cell
tempo di un caffè, che non so più se credere a quello che dici
io e te quasi amici, stesse cicatrici
e mi fa male anche pensare eri mio bro
bro! [x2]
e mi fa male anche pensare eri mio bro
bro! [x2]

[strofa 2: marracash]
(yeah! don pietro flow)
pensavo fossimo fratelli, non so più se è ancora così
il beccaria per noi come una scuola per g
tra i cancelli, tu facevi i pesi io leggevo machiavelli
soli e minorenni dal gip
abituati ai torti e ai lutti, restituiti tutti
alberi storti danno buoni frutti
ricordi chi sai chi si sentiva chissà che boss
e ho preso la corona, ma ho ancora la testa sotto
no, non sarebbe bello, sarà
i primi oltreoceano pan am
e visto che a diciotto muovevo un lingotto e poi il doppio
non perdo mai d’occhio l’indotto, vai tra’
questi nuovi amici che hai non c’è da fidarsi
eppure lo sai, non si fanno amici da grandi
ti piace atteggiarti tipo che sei tu che comandi
quando sei con gli altri e quando sbocci ai party
sapevo non sarei mai morto dentro al mio letto
non rimpiango ora che tutto attorno è freddo come in fargo
fratello se lo pensi fallo, è come un tarlo
è meglio tu che qualcun’altro, come un fango
hai già mischiato le carte quindi ora scoprile
sei tu che metti in dubbio il bene per un bene immobile
ho il ferro dietro: vedo, prevedo e provvedo
è solo business, come davanti in aereo
[ritornello: guè pequeno]
sai che cosa c’è? non parliamo al cell
tempo di un caffè, che non so più se credere a quello che dici
io e te quasi amici, stesse cicatrici
e mi fa male anche pensare eri mio bro
bro! [x2]
e mi fa male anche pensare eri mio bro
bro! [x2]

[bridge: marracash + guè pequeno]
pr+nto, dimmi dove sei è arrivato il conto
io non mi sono mai nascosto cascasse il mondo
e allora mo fatti beccare
mi hai fatto stare troppo già sul cellulare
sei a casa con le pare?
no, dimmi quando vuoi, dove vuoi e con chi vuoi
io e te da soli fidati bastiamo noi
allora scendi, puntello in piazza lambertenghi quasi le venti
sto scannando a centoventi sono nella via
ti sto aspettando qui allo stesso bar che sta di fianco alla lavanderia
okay, ti vedo, stai lì avanti con addosso un belstaff
non parlare parcheggia

[ritornello: marracash]
sai che cosa c’è? non parliamo al cell
tempo di un caffè, che non so più se credere a quello che dici
io e te quasi amici stesse cicatrici
e mi fa male anche pensare eri mio bro
bro! [x2]
e mi fa male anche pensare eri mio bro
bro! [x2]



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