martin basile - all you can eat lyrics
[strofa 1]
emigrare, meglio emigrare
tu che sei giovane e che lo puoi fare
non temporeggiare!
beveva un caffè nero, amaro come i suoi rimpianti
non era il primo a dare un consiglio
che avrebbero dato anche altri
quattro sedie a un tavolo erano occupate tutte le sere
ora uno per la tipa è a londra
uno a mosca cerca da cameriere
il terzo per imparare un mestiere
si è fatto inculare a dovere
[hook]
questo vecchio mi chiede se si può sedere
poi mi offre da bere e mi dice:
[ritornello]
uhm… vuoi soldi?
non potrai farli qui
uhm.. hai dei sogni?
non coltivarli qui
uhm… i tuoi ricordi?
puoi conservarli qui
ma fuori da casa tua è
all you can eat!
all you can eat!
all you can eat!
fai le valigie e scappa via da qui
all you can eat!
all you can eat!
la legge del più stronzo insegnava così
[strofa 2]
emigrare?
io non voglio emigrare
darla vinta a chi fa finta di poterci guidare
ma i giochi sono fatti e noi non siamo tra i convocati
cugini, fratelli, coganti
di porci, notai, avvocati
quattro posti a sedere
tutti e quattro occupati…
colpa nostra che veniamo al mondo senza essere stati invitati!
mi dice: che tu voglia o meno dovrai accontentartiù
col tuo pezzo di carta sai cosa puoi farci?
puoi andare nel bagno e asciugartici
[ritornello]
uhm… vuoi soldi?
non potrai farli qui
uhm.. hai dei sogni?
non coltivarli qui
uhm… i tuoi ricordi?
puoi conservarli qui
ma questa è casa nostra e per noi è
all you can eat!
all you can eat!
all you can eat!
tu non sei un ospite gradito qui
all you can eat!
all you can eat!
la legge del più stronzo insegnava così
[strofa 3]
la mia leva è allevata da padri
che non hanno mai dato un ceffone
per cui poi è normalissimo lasciarci ore
davanti al televisore
così che a vedere premiato un coglione
che corre dietro a un pallone
hanno fatto del correre dietro alle favole senza ragione
una religione
e della religione la motivazione più valida
per proclamarsi migliore
di chi vende l’anima
ad un dio diverso dal vostro signore
[strofa 4]
le parole
hanno reso così innocua una generazione
da credere che sia già una rivoluzione
parlare di scopare dentro una canzone
e p-ssare col rosso
è sentirsi più grande
noncurante
come non ci accorgessimo
come stessimo
andando da qualche pazzo di parte
e oggi chiamano danza
chiuderci in una stanza
e contagiarci con la nostra stessa ignoranza
o qualsiasi altra sostanza
[bridge]
ci hanno cresciuti
col mito dei sacrifici
ed erano così impegnati
ad essere r-ssegnati
che si sono dimenticati
di insegnarci ad essere felici
[strofa 5]
ci resta un paese che
dorme sugli allori
in cui vige lo scambio di favori
dove spesso i migliori
rimangono fuori
e la strada la fanno soltanto
quegli altri coi nomi
ma noi non crediamo più
a politici arrivisti
opinionisti
a quei capr-ni dei giornalisti
ed altri giochetti già visti
c’è chi ha già capito il trucco e ora vi lascia di stucco
torna a riprendersi tutto
e dice…
[outro]
all you can eat!
all you can eat!
all you can eat!
all you can eat!
la legge del più stronzo insegnava così
all you can eat!
all you can eat!
all you can eat!
all you can eat!
la legge del più stronzo insegnava così
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