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maxmex - ti ci porterò lyrics

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ti ci porterò

smettila di parlare,

prendi la borsa, svelta,
andiamo al mare.

smettila di grugnire,
mi vesto al volo,
ho smesso di dormire.

smettila di tossire,
ogni qualvolta
hai qualcosa da dire.

smetti di criticare,
se non ho voglia,
c’è poco da fare.

le vedi quelle montagne,
oltre il confine,
a costo di volare
ti ci porterò.

lavoro come tutti
e come te
ho giorni belli e brutti.

m’impegno come tanti
ma quando ho sonno,
non ci sono santi.

digrigno forte i denti,
sì, ma tu russi
quando ti addormenti.

è inutile che dici
che io comando,
quando tu decidi.

in mezzo a file di macchine
a mai finire,
a costo di decollare
con tutto il sedile,
lungo sentieri impervi,
infausti e senza luce,
a costo di sfracellarmi,
ti ci porterò.

presto, chiudi gli occhi,
dov’è che andiamo
non ci sono spazi,
giro la chiave,
sali in moto, è tardi,
che anche la sella suda
a starti più vicino.

coraggio, vieni avanti,
che la mia schiena
poggi sui tuoi seni,
che se ti scosti appena,
già mi manchi,
ti chiedo scusa,
non parlare più,
non discutiamo più.

verso orizzonti -ssolati,
tra pietre e brace,
sopra distese infuocate,
ti ci porterò.

afferra tutto, soldi,
auricolari
e risme di giornali,
pomate per insetti,
creme solari
e yogurt in vasetti.

tanto, non che t’importi
se sono allergico ai latticini,
mi copro di puntini,
di macchie rosse
e gran prurito agli occhi.

dovessi però gonfiarmi
come un pallone,
a costo di soffocare,
no, non fiaterò.

laddove sono le chiazze azzurre,
a mai finire,
che al sol pensare a quel blu
mi annoio da morire
ma marcerò sotto il sole,
a costo d’impazzire,
giuro, ch’io possa spellare,
non protesterò.

stringi forte i fianchi,
mentre imbocchiamo
gallerie e tornanti,
sgusciamo fuori
e siamo due briganti,
che se mi arrendo ora,
ti perdo e addio bottino.

inforca ora i tuoi occhiali giganti,
io indosso bermuda hawaiani,
coi volti scuri, siamo due gitani,
ma in quel carnaio immane
ogni silenzio è forestiero,

già, ma a costo di sprofondare
fra le tue dune,
piuttosto scavo una fossa
e mi ci fionderò.

noi come gabbiani
che brancoliamo,
senza più un domani,
poco m’importa
se ora perdo i sensi
e al mio risveglio
non ricordo più
chi sono e chi sei tu,

pur riuscire a toccare
quelle tue sponde,
potessi affogarci dentro,
zitto resterò.



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