mezzosangue - soliloquio lyrics
[strofa 1]
non ho mai chiesto niente a parte l’odio
è tutto ciò che serve, è il respiro di chi ha poco
non ho mai chiesto niente a dio da quando ho percepito
che ogni mia preghiera era solo un soliloquio
‘sto freddo sulle spalle non promette bene
tutta ‘sta merda muta lupi in iene
sai quanti ne ho visti? carne cruda in vendita per strada
crescono coi sogni e crepano con gl’incubi, chiusi in casa
giura di non perderti fra falsi dei
guardali, ognuno infondo è sceso a un compromesso
bada a non mostrarti per ciò che non sei
non tanto per gli altri, rischi di convincere te stesso
siamo pazzi più dei pazzi
cani in strada senza manco più traguardi
solo p-ssi e p-ssi, falsi più dei falsi
così a fondo che i sinceri sono diversamente bugiardi
cambi nei miei panni sei costretto
quando l’anima è un vest-to che sta stretto devi spogliarti
mettila via a posto in un c-ssetto
o su un foglio, fa lo stesso, basta che la salvi
[ritornello]
dimmi che sapore c’ha
stare nei miei ieri e i fantasmi dell’aldiquà
quando i versi fanno “pam-pa-pam-pam-pa-pam-pam-pa”
fanno “pam-pa-pam-pam-pa-pam-pam-pa”
dimmi che sapore c’ha
stare nei miei ieri e i fantasmi dell’aldiquà
quando i versi fanno “pam-pa-pam-pam-pa-pam-pam-pa”
“pam-pa-pam-pam-pa-pam-pam-pa”
[strofa 2]
neffa dove stai? devo parlarti
devo chiederti se il sole arriva o resti a congelarti
cazzo, ‘sto freddo qua non p-ssa
ed io non p-sso più la notte senza riscaldarmi
con un po’ di ghiaccio e jack
vecchie facce in testa come foto
fosse un videogioco, tornerei a pestarle solo per lo sfogo
back to chapter one, giusto per vedervi là
sputare sangue come ho fatto per merito vostro
frasco, fottuto amico mio, manco hai detto addio
sei scomparso come ha fatto dio
come il padre che m’ha messo al mondo, b-st-rdo
dove cazzo stavi quando il buco in pancia si faceva largo?
quante stronze hanno i pezzi miei
tutto ciò che ho fatto non so manco se lo rifarei
ho dato un braccio quando m’hai chiesto di più
quando dai una mano chiediti se vuole alzarsi o se tirarti giù
[ritornello]
dimmi che sapore c’ha
stare nei miei ieri e i fantasmi dell’aldiquà
quando i versi fanno “pam-pa-pam-pam-pa-pam-pam-pa”
fanno “pam-pa-pam-pam-pa-pam-pam-pa”
dimmi che sapore c’ha
stare nei miei ieri e i fantasmi dell’aldiquà
quando i versi fanno “pam-pa-pam-pam-pa-pam-pam-pa”
“pam-pa-pam-pam-pa-pam-pam-pa”
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