michele barbieri, matteo celoni - atto, pt. 2: la lotta lyrics
[testo di “atto, pt. 2: la lotta”]
[strofa 1]
costruito in egual modo legno, oro, argento vivo
mancanza per l’adulto, speranza per il bambino
la mia forma fisica non rende onore a dove e come
vivo, lo stipite l’ho sempre visto riduttivo
sugli stipiti, stipato, ingrato l’essere umano
non mi cerca con lo sguardo, ma ad insulti acclamato
accalcato a una cultura priva di calcolo
che tende solamente ad incolpare il discalculo
non che tu sia rotto ma sei +n+lfabeta funzionale
non che tu sia scemo ma in realtà funzioni male
da sempre sei dislessico per ciò che dico
non che tu sia ardito, la mia lingua infinito
l’acqua più è sporca più scivola verso il fondo
rinasci dal peccato, bagnato, agli occhi dеl mondo
su ciò che sei stato, da solo ti sei incolpato ma il mio pеrdono è un pozzo senza fondo (infinito)
non trovi il nesso è complesso perplesso il tua sguardo annesso alla didascalia, della tua biografia
se cerchi il senso dell’immenso un pensiero denso, incenso, e la tua afonia, vissuta anomalia
non do mai niente che l’uomo non possa reggere
un bicchiere di troppo, il mio sangue può sorreggere
nelle braccia di chi ha il cuore trafitto sette volte
il tuo ricerca affetto con lo sguardo nelle volte
certe volte mi hai pensato, certe altre evitato
evirato il tuo orgoglio dal succo del tuo peccato
assetato alla fonte tu ti sei recato
relegato in uno spazio che non ti hanno regalato
so a che cosa stai pensando figlio mio, vorresti
salutare tutti con un esemplare addio
convinto che le parole non possano trafiggere
ma un gesto estremo plateale può convincere
non lasciarmi solo
non lasciarti solo
se davvero è il momento io sarò con te
sfilami dal chiodo e come un chiodo farò breccia dentro di te
sono e sarò un padre buono, quello che non hai mai avuto con te
non prendere il volo
no non è il tuo ruolo
non dico tu non debba affrontare le tue paure
vai sul tetto in queste notti brave notti scure
noti scure ombre che si aggirano, hai cambiato posto
a salire su alle stelle non sei più puro e disposto
l’amor che muove il sole non ti ha mai lasciato solo
solamente, credi, solo con la mente senza niente
non farti ingannare, distingui il bene dal male, le stelle sono fuori ad aspettare esci a rivederle
[strofa 2]
tre come le mie teste che ti masticano
son due le direzioni che ti incastrano
io uno dei suoi angeli e vincerò
il tuo valore è zero si ma per me no
tradisci come giuda il tuo animo
la corda al collo come lui ti tiene mentre salti giù
non aver paura la mia mano non ti lascia più
quello che ti spetta è in discesa non guardare su
il passo verso il vuoto che ti attira come un déjà+vu
le stelle fanno alzare il tuo sguardo dentro al nulla
sarò il sole su una spiaggia di peccato che ti culla
tu vorresti solo affetto io squarcio invece chi urla
il mio cesto di ingordigia mentre intreccio la betulla
un dono a chi mi segue
indossa la tue stele
stalattiti le mie ali il freddo di un nero pece
il calore della pace è un fiammifero
vieni ora nel tuo regno, caro luca il tuo
lucifero
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