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mondo marcio - brutta storia (repack) lyrics

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[testo di “brutta storia (repack)”]

[intro]
vi vorrei raccontare una storia
è assurdo sai, certe cose le vedi in tv e pensi
“nah, quella roba non potrà mai succedermi”
sai quando vedi gli eventi della cronaca nera, i massacri
i fatti tremendi che immagino possono succedere soltanto agli altri
e quel giorno non sei tu alla notizia del giorno
e tutti gli altri guardano te
e dicono “menomale che non sono stato io”
le cose sono andate più o meno così

[strofa]
tutto è iniziato come un gioco
lei aveva lasciato lui, ma lui era rosso come il fuoco
non avrebbe mai accettato chе un altro uomo
scopasse la madre dei suoi figli, ma ora è da solo
lui еra un poco pazzo e anche un poco di buono
noi lo conoscevamo da quando era solo
un ragazzino sbarbato, ti giuro, man
non ho più saputo niente di lui
finché un giorno suona il telefono
e dall’altra parte della
cornetta, era lui, parlava di fretta
pazzo perché elisabetta era saltata su una navetta per l’aeroporto
e ora lui ha in mano un a lametta
gli ho detto “aspetta, non saltare a conclusioni inutili
contatta i tuoi amici, aiutaci
a non farti fare atti stupidi”
“dove sei?” “sono a casa”
“sarò li in due minuti, b
ne parleremo davanti a una tazza di caffè
ci sentiremo due stupidi
per aver pensato che potevi schizzare col tuo sangue i muri di
casa tua, ma mi avevi detto i miei pensieri sono lucidi”
è lunedì
e non scusarti, le scuse sono inutili
gli ho chiesto “cosa intendi?” ha detto “sai che e cosa intendo”
tu sei quello che esce di nascosto prima che vengo a casa
ho visto l tua macchina all’entrata
e le macchie sul divo erano più bianche del papa
io ucciderò te e la tua fidanzata
ma prima devo trovare la mia +clac+ la linea è saltata
che razza di chiamata
che è stata per me
un mio vecchio amico impazzisce, non è per il jet lag
è esploso come un airbag (like that)
e il peggio è che non ho mai messo una mano su quelle tette
ho guardato l’orologio, le sette
forse dovrei chiamare gli sbirri e farlo mettere in manette
ma nel frattempo lui si era scolato una bottiglia
e ubriaco si dirige in camera di sua figlia
lametta in mano e si siede sul letto della bimba
le copre la bocca nel caso lei si sveglia e strilla
prende la lametta e inizia a tagliare la gola
lei apre gli occhi mentre il sangue schizza
e pensa che stia ancora
sognando, non non può essere suo padre che l’adora
l’uomo che l’ha appena uccisa nelle sue lenzuola
ora c’è sangue rosso vino
sul suo pigiamino
sangue sul cuscino, sullo specchio, sul comodino
lui ha sangue fino ai capelli
ma non è abbastanza
ora si dirige alla stanza del fratellino
una lametta da barba ha fatto il primo infanticidio
non l’ho visto farlo ma so che aveva un altro viso
mentre uccideva anche il suo bambino
in tv hanno detto che ha cercato di scappare ma non c’è riuscito
no, gli ha morso un dito
ma questo l’ha solo inferocito
e dicono che oltre a tagliargli la gola
l’abbia colpito, ripetutamente
per farlo stare zitto
i vicini hanno sentito gridare “io pago l’affitto
e vostra madre si fa scopare da ogni derelitto
è perché non sono abbastanza bello, abbastanza ricco?”
in tv ha trattato il caso chicco
mentana ha detto
che l’hanno trovato appeso a mezzo metro dal soffitto
pieno di sangue con gli occhi bianchi
e un foglio in cui c’era scritto
che amava sua moglie e la odiava
brutta storia, ogni tanto vado ancora a trovarlo al cimitero
penso perché ha fatto ciò che ha fatto, grazie a dio non c’ero
storie di pazzi, come queste pensiamo accadano soltanto agli altri
e classifichiamo tutti i assassino o martiri
ma l’amore rende pazzi e anche l’alcol si
e la parte più dura è svegliarsi
e ieri gli ho portato i fiori ma era pieno inverno
la neve ricopriva ogni tassello
dell’iscrizione sulla sua lapide in stampatello
l’ho tolta per vedere meglio
ma il nome non era il suo
era il mio, era gianmarco marcello (cosa?)
cosa? cristo devo smetterla di guardare c.s.i. fra’ (ahah)



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