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​montag (ita) - gli immigrati lyrics

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lei mi fa tremare ancora le ginocchia
ma non è niente, è solo memoria
se la vedessi di sfuggita in città alta…
noi siamo l’unica specie che ricorda

colto sul fatto, superstite per sbaglio
con l’anima sul terrazzo
a san crescenzio iniziavano le scuole
per una volta senza di me
con il dolore di andarmene
ed il sole all’incontrario
sui colloqui, sui provini, sui test

e se dopodomani sarò a milano e ci vedremo
con la faccia che faccio ti sembrerò strano
con il tempo che ho perso fingendo di conoscerti
tiro sassi al destino ed è tutto per aria qui

stamattina ho scoperto la pioggia
ti ho rubato un ombrello
sul passante ferroviario
ho detonato un bisogno (raudo) e forse
la tua voce è la cosa più forte che c’è
più forte di me
più forte del mare di dubbi che
con un quaderno e due astucci
mi pesa nello zaino vuoto in festa del perdono

e se pisci sui tramonti in autostrada e ti senti grande
come un proiettile scheggiato lanciato da un altro presente
se fuori muori mentre piove, allora
nell’occasione di un altrimenti che non vivrai mai
tu raccogli il vento e spera

e se dovessi cambiare idea
come il tempo che fa qua
se dovessi andare via
allora capirà
da una sola lacrima negli occhi
che non le basto e non basta a me
(come emigrare dall’oggi al domani)
anche se va tutto bene, il fatto è che
che non le basto e non basta a me

lei mi fa sudare tuttora le mani
e mi confondono i dettagli preferisco i panorami
se ti vedessi camminare in lontananza…
noi siamo l’unica specie che aspetta



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