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murubutu – la penna magica lyrics

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[intro]
please tell me, what did i wrong?
oh baby, what did i do?
(murubutu)
eh, e c’è c’è, ehi, ehi, uno, uno-due-due
eh, se, per quanto vale vale, eh
per quanto vale vale, a volte può bastare
eh, eh eeh, questa mia penna no no, non sembra
è un canocchiale astrale

[ritornello: amelivia & murubutu]
risveglia il mondo dal gelo e basta fuoco, basta fuoco
e impasta lettere e carta con calma se se
ogni parola è un sentiero è un porto nuovo, un luogo ignoto
che muta forma a contatto con l’aria
e lei cantava scrivendo shalalala
mi verranno a prendere
non sarò pr-nta per tempo lalalala
io paura non ho no no no
se penso tu non sei come me, tu, tu non dubiti
qui dentro l’incanto delle spire, il fragore dei tuoi crepuscoli
mi sento ora man mano che s’amalgama l’aria
vola il tempo in un momento la tua mano bianca e calda cala scaltra sull’arma

[strofa: murubutu]
alzo pareti con flussi d’inchiostro vivido
s’alzano ai cieli fra i piedi dell’infinito
e la punta di questa penna che piange sopra alla fibra
richiama mondi perduti fra i pluti di una clessidra (dai)
e quando viaggia segue rotte degli albatri
e solca i mari come i corni dei narvali
respira piano mentre leva palazzi
in pochi tratti crea paesaggi tra spazi, archi e absidi
e mi sollevo in alto, in alto
così lontano che il mondo è un incanto
la mia scrittura qua scettro e corona
per me fonda ad ogni ora una nuova roma
ho rime libere, riso per sopravvivere
chiusa tra muri e muri respiro con le mie liriche
e la mia penna è pr-ssitele
erige il corpo di artemide al limite di due virgole
sento il rumore di un “tam tam” distante
se accosto piano l’orecchio al mio foglio
quello ch’è il peso di atlante all’istante
se scrivo si alza e si perde nel vuoto
e quando verranno a prendermi al limite delle tenebre
e troveranno un corpo e ogni mia riga se se
se li potranno prendere
sarò solo un corpo vuoto in questa stanza imbott-ta

[ritornello: amelivia & murubutu]
e lei cantava scrivendo shalalala
mi verranno a prendere
non sarò pr-nta per tempo lalalala
io paura non ho
mi sento cauto e grato, ogni mio sguardo stanco e opaco
mi sento cadrò sempre per tua mano, stessa ora, stessa landa
nel vento e tu non sei come me tu, tu non dubiti
non dolore è il mio silenzio l’incanto delle spire, il fragore dei tuoi crepuscoli

[scratch: dj t-robb]

(cauto e grato, ogni mio sguardo stanco e opaco)
(cadrò sempre per tua mano, stessa ora, stessa landa)
(tu non sei come me, tu, tu non dubiti)
(l’incanto delle spire, il fragore dei tuoi crepuscoli)



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