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otm (on the move) - è mio il mondo lyrics

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[strofa 1: dies]
punti di luce, in un panorama chiaro-scuro
qui si fugge da ogni para
non sappiamo, alziamo un muro
distrugge ogni idea sana
che abbiamo d’un futuro, brucio
avada kedavra, abracadabra
apriamo ogni porta allo scuro
clandestino nella notte
vago e osservo, non ho sonno
non respiro certe volte
vado in cerca del mio perdono
faccio un giro, l’aria -ssorbe
il negativo e mi ridà il buono
un patto scritto con le colpe
soffro un po’, poi sono nuovo
qualche ombra in lontananza
sta affrontando la propria ansia
bevendo e fumando la propria pancia
urla e grida: “è mio il mondo”
come fosse una vacanza
niente ricordi con poca grazia
si dà alla gioia e non pensa
dimentica tutto mentre canta

[ritornello]
è mio il mondo
stanotte è mio il mondo
è mio il mondo, è mio il mondo
stanotte è mio il mondo
è mio il mondo, è mio il mondo
stanotte è mio il mondo
è mio il mondo, è mio il mondo
è mio il mondo, è mio

[strofa 2: caleb]
notti in questo gin
per la strada affondo, vagabondo
dentro a questo film non mi quadra il mondo
spesso, lo guardo a tutto tondo
è vecchio riflesso nel mio drink
più ci penso meno so chi sono
ma stringo carta e penna e vesto il mio kimono
che se credi di aver vinto guarda gli occhi, uomo
nella vita piove merda e dopo fiocchi d’oro, sì
clandestino nella notte, qua
mentre perdo l’equilibrio dentro un c-cktail bar
con le ansie ci convivo, forse tengo un ?
arrivo a casa gobbo come a notre-dame
frate’ come va? notti insonne
un altro paio poi scompaio, notti impr-nte
a volte sento di toccare il cielo e non ti vedo
come questa gente che ti parla dietro e non di fronte, già
dove si va? hey
pago i ricordi che seppellivo da una vita
vago tra i sogni nascondendo la fatica
‘sto mare di sordi, il mio cuore duole, in riva lei
si finge la cura poi dipinge la luna e noi
opposti in ‘sta laguna
sei la mia lacuna in cui i miei mostri si radunano

[strofa 3: jhona]
hai visto che ora calan droghe pure i bambini
non c’è soluzione quando vincono le paranoie
in testa ho mille voci che gli gridano di andare altrove
in giro quando cala il sole come i vampiri
ho perso la strada di casa pure se dritta
purtroppo questa vita è una puttana e ne approfitta
l’ombra che dirama, l’atmosfera ne è trafitta
tensione che si affetta con la lama e nebbia fitta
guardo dritto, penso al lungo viaggio
che vuoi che dica? mi sa a lungo taccio
questi che fanno fatica ma il mio flow li trita
e con la tipa del mio amico mica allungo il braccio
vogliono clonarci uguali
sputiam in rima ‘sto veleno per curarci i mali
il culto è no non me la bevo già da sbarbi
hanno anche provato a domarci come animali
non scherzare, ?
ti prendi un botto d’insulti come ai call center
qui resiste mica chi sta a braccia conserte
non esiste un videoclip senza un iphone 7
taglia i cavi di tensione, cado in riflessione
frate’ cambi dimensione, cali di pressione
per strada dilaga l’odio sì, ma non spaventa
rammenda, che siano bolle le sue fondamenta ed

[ritornello]
è mio il mondo
stanotte è mio il mondo
è mio il mondo, è mio il mondo
stanotte è mio il mondo
è mio il mondo, è mio il mondo
stanotte è mio il mondo
è mio il mondo, è mio il mondo
è mio il mondo, è mio

[strofa 4: zoro]
conto stelle dal porto al paese
monto le vele, corto maltese
giù in mare levitiamo ma ti chiamo
qui in mare un leviatano, capitano, fatichiamo
allenati navighiamo in questa pioggia
ma viriamo dalle navi, arenati su ‘sta roccia
e si interrompe il sogno, scappa a monte dello scoglio
il sole sorge ad orizzonte ma di fronte ho un capodoglio
ho cavalcato maremoti su una barca a vela
raggomitolati in nodi di ‘sta ragnatela
pare, vuoti, malattia fino a tarda sera
calligrafia, su quella la bagna nera
quant’è che bevo? vedo male
tant’è che guido sbronzo e faccio un pelo al pedonale
e menomale, arretro, mi metto a gremare
cerco di non sfecolare chi mi arreco meno male
zoro sensei, fumo un porro camei
scrivo se gremo, sul primo treno corro da lei
e in ginocchio voglio bisbigliare all’acque
ovvio però, occhio a non svegliare il kraken
a volte sento d’esser ridicolo, mi congelo
mi sento sempre più piccolo se fisso il cielo
a volte mi sento felice, sento un cicatrice dentro
invece a volte m’accendo, fenice

[strofa 5: folc]
questo maledetto mondo manometto, socio
l’orologio già da tempo mi hanno detto: “ocho”
loro so che sono voci nella testa e fanno a botte
atroce, una tempesta che mi inghiotte
muovo p-ssi nella nebbia bendato, avventato
dall’ignoto tentato, aventador
sfreccio quanto posso, clandestino nella notte
il destino dentro un fosso
lei mi guarda come fossi matto, cazzo
non batto ciglio, sono fatto, un figlio pazzo
nella testa noti questo puzzle
mega trouble, chi la vive struggle
cristo non ci vede, all’angolo col c-cktail funambolo di ‘sto marciapiede
qui sto con le pene andando per la notte fumando
fisso il caccia prede, spero la faccia breve
lasciaci nei guai, ormai persi al nostro viaggio
guardo quando vai, troppo diversi in fondo e taccio
pesa il mio buio e tiello nascosto
freddo d’inverno, luglio ed agosto
nella testa è guerra fredda
ansia che si affetta
che ci infetta
una voce nella testa urla

[ritornello]
è mio il mondo
stanotte è mio il mondo
è mio il mondo, è mio il mondo
stanotte è mio il mondo
è mio il mondo, è mio il mondo
stanotte è mio il mondo
è mio il mondo, è mio il mondo
è mio il mondo, è mio

[strofa 6: fech]
sono a disagio come tanti già dal mattino
se m’attivo, son poco reattivo
ho fatto certe serate che manco smaltivo
neanche lo immaginavo quando ero un bambino
questi ci chiedon sempre come b-tta, andiamo
nella stessa direzione a dirla tutta, piano
io ho roba ragionata, tu fai tutto a caso
capo già da ragazzo come tutankhamon
sì, ci credevo, ho avuto idee brillanti che a momenti splendevo
ti senti un guerriero
ai tempi della scuola quanti soldi che alzavo
con un block notes, il mio vangelo
scemo non fare il rap, manco t’alleni
piuttosto canta per cantare, manfredi
oppure resta in fabbrica che ti alieni
fra’ la faccio troppo grande, vedo gli alieni
vieni, prendi e mantieni
come ti mantieni?
avresti un bel cervello ma tu te lo malmeni
dicevan gli insegnanti: “continua così che ci son tanti cantieri”
tieri, ancora che ci provo
se non dai non ricevi, be’ io lo farò a mio modo
indietro solo odio, ho visto questi f-ggots stare sopra al podio
indietro solo odio, io lo farò a mio modo

[strofa 7: sph]
chiudi per piacere, credi lo faccia per piacere?
per vedere te contento, un uomo sa il momento per tacere
verso lacrime di neve su parole tacite che so dir bene
non ho la faccia da quartiere ma le braccia da cantiere
io parlo alla strada, tu parli della strada alle sirene
anche se fidarsi è quello che ti si chiede
non fidarsi è meglio
lo sai già come si muore parla a voce b-ssa
nella vita ho sempre torto
è troppo breve, è troppo breve
non so come avrò ragione in una c-ssa anche se morto
ma tutto bene, ma tutto bene
i miei guardano storto il tempo quando p-ssa
pensano solo a come non pensare, basta
sbattere la testa b-ssa, a battere c-ssa
p-ssale, p-ssa e p-ssala ‘sta
stanno dal primo tempo con le schedine in mano
non gli hanno mai detto che vuol dire ti amo
sanno di morire invano
già fottuti dal sistema, ognuno spera di scoprire il piano
fra’, otm è il nome, lo conosci già
non mi dire più come si fa
siamo la certezza, non la novità
sulla nostra bocca c’è la verità

è mio il mondo



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