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ozone dehumanizer - primo principio di annullamento della luce lyrics

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[strofa 1]
non c’è luce dal principio
falcia le risaie porta carestia
dimostra la natura devastante della tua follia
apri l’occhio folgorante della macchina
e macella la tua faccia tra gli ioni della scarica
cosa c’è dietro le tende che non vedo?
oltre le rotaie cigolanti che trasportano il mio treno
cosa provano le madri nella perdita dei figli?
cosa vedono le piovre nei meandri degli abissi?
cosa temo? temo di collidere col sole
nel teatro grigio piombo del mio baratro di depressione
tu non sarai mai parte di tutto il mio creato
fino a quando non avrai provato il liquido del mio apparato
io sono il pugnale conficcato dentro il mondo
l’opera finale progettata nel silenzio
le mie dita si diramano profonde nel tuo ventre
per estrapolare il frutto del mio seme non lasciarti niente
dillo a tutti in città

[rit.]
che l’ho fatto per te, sono entrato dentro di te
con le dita, per cercare un segno di vita
sono te, riflesso negli specchi del passato
dei rimorsi dei rimpianti della merda che hai creato
perché tu, guidi una carrozza di cavalli morti
tu, guardi vita e morte con gli stessi occhi
tu, piangi sopra i fiori che hai strappato
dei rimorsi dei rimpianti della merda che hai creato

[strofa 3]
cretina tu non puoi manipolare un manipolatore
posso fare a meno di un tumore che mi mangia il cuore
corda e lama per accarezzarti nei momenti bui
quelli in cui non vuoi più le attenzioni del tuo lui
io non ti dedicherò l’arte, nemmeno tra cent’anni
nemmeno se dovessero obbligarmi
e’ un romanzo la mia vita è come un cancro latente
un lago vuoto uno scenario spaventoso e morente
i petali dei fiori sono gli unici colori
che mi attirano nel buio come luci di lampioni
le falene mi rapiscono nel sonno mi portano via
nel bosco e mi preparano al declino del prossimo giorno
oggi no, oggi non mi alzo
lo stomaco contratto tiene dentro tutto il male che ti ho fatto
ti garantiremo libertà, dalla libertà
dillo a tutti, dillo a tutti in città
[rit.]
che l’ho fatto per te, sono entrato dentro di te
con le dita, per cercare un segno di vita
sono te, riflesso negli specchi del passato
dei rimorsi dei rimpianti della merda che hai creato
perché tu, guidi una carrozza di cavalli morti
tu, guardi vita e morte con gli stessi occhi
tu, piangi sopra i fiori che hai strappato
dei rimorsi dei rimpianti della merda che hai creato



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