parix - reqviem lyrics
[strofa 1]
devi imparare a sopportare i pesi
a non tornare sui tuoi p-ssi
credi che io non abbia i miei problemi
uno di questi è non farlo pesare agli altri
parlo di vita vera non di rap
dove ti schizza il sangue sulle mani
dove sembrano tutti yesman
ma a ognuno gira il culo e agisce secondo i suoi piani
in questa mia folla c’è metodo
minaccio dio con un coltello
“voglio la mia vita indietro oh”
ho vito le cose andare in piccoli pezzi
come in un puzzle e penso di essere pazzo
il mio momento quando arriva, non arriva mai?
una gallina in gabbia allunga il becco e non arriva al mais
tu chiudi il becco, fra non sei all’altezza, non arrivi al mic
prega per win for life
se vi si spegne l’audiotune, voi non siete più artisti
e questo fra ci differenzia
l’ho usato una volta dopo tre dischi
per dimostrarvi che sono esist-to sempre senza
e ora che vuoi da me?
che vuoi da me?
ogni mondo c’ha le sue regole
trova il tuo aggancio
da quando l’uomo esiste lotta contro se come fosse il suo stesso cancro
ed è così per tutti perché il mondo è marcio
stessa regola in ogni campo, come nel calcio
se riesco a fotterti mi allargo
perché so che sotto sotto già tu per primo vorresti farlo
[ritornello]
spesso non è sempre come tutto appare
mica è dentro una bottiglia ma ci senti il mare
faccio gli sbagli di una vita in poche settimane
tratto male chi è vicino e vedo se rimane
tu non puoi dirmi come vivere, perché è impossibile imparare
non l’ho chiesto ma devo esistere, dividendo il bene dal male
[strofa 2]
per fare questo beat c’ho messo quattro ore
ho scritto il testo in altre due
registrato ieri pome e anche se non è metal rap
lo metto perché il disco è un concept
il tutto per spigarti quando sei coglione
faccio il disco e vendo ai ragazzini
fin qui niente di male
non sto insegnando alla gente a rubare
in queste vite amare, fammi una domanda personale
quando impari ad amare?
quando evapora il mare
ti sei bevuto i soldi
ti sei tirato i soldi
arrotolando i soldi
mi spiace non ho soldi
sei piatto come i…
prest-ti, banche, mutui, borsa, mafie, t-sse
la corsa a chi si gonfia di più le tasche e ci scorda l’arte
marciano tutte in riga queste mele marce
il loro scopo è di farne marciare altre inseme a loro fra di conquistrale
faccio un suono stranuovo
è ancora incartato nel pluriball
faccio trap, si tra poco
così frate accontento il pubblico
a me sta roba piace
non voglio smerdarla, lasciala fare a chi sa farla
a chi sa fare fa
e chi non sa parla
spreca tutta l’aria e non resta a galla
arriva l’onda e solo chi ha le palle non si scansa
[ritornello]
spesso non è sempre come tutto appare
mica è dentro una bottiglia ma ci senti il mare
faccio gli sbagli di una vita in poche settimane
tratto male chi è vicino e vedo se rimane
tu non puoi dirmi come vivere, perché è impossibile imparare
non l’ho chiesto ma devo esistere, dividendo il bene dal male
spesso non è sempre come tutto appare
mica è dentro una bottiglia ma ci senti il mare
faccio gli sbagli di una vita in poche settimane
tratto male chi è vicino e vedo se rimane
tu non puoi dirmi come vivere, perché è impossibile imparare
non l’ho chiesto ma devo esistere, dividendo il bene dal male
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