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piccolo g - intro lyrics

[testo di “intro”]

[strofa]
cala l’oscuro, risale la luce
un tempo fui junior, ora è piccolo e resta la g
atro del nome, la lingua, il palato
due terzi di sillaba e suona delicato
inizio di giovane, fine di presagi
sono sempre stato un tipo che sta sulle sue
una lettera sola che si legge con due
mi sono chiuso in studio ne ho chiuse 32
ascolto le parole alcune le sento vuote
sti ragazzini di adesso col cellulare alle medie
non si guardano la faccia, non si guardano le suole
noi andavamo al parco e tornavo con le more
cammino mi fermo, tolgo il cappello, lo appendo
parli della mia roba dimmi se hai fatto di meglio
sto scrivendo il futuro
almeno il mio quantomeno
questa gente sente me
mi dice gio quanto meni?
non ho toccato nessuno
anzi forse è capitato
ma lo sbaglio era mio
quando mai mi son fidato
non mi dicono zitto, non mi dicono parla
ti ho conosciuto in passato
niente mai mi hai ordinato
non si conosce ordinando
non si approccia indicando
tutte le esperienze belle io le ho fatte rimando
scusami del ritardo
è che avevo da fare
che sto mese scrivo un botto e manca poco a pubblicare
la luce negli occhi [?]
prima l’+n+lizzo e la nascondo nel buio
ma tu mi parli del buio, della comunità
di quando stavi là e non vedevi tua ma
[?] perchè la gente è cattiva e
tutti vogliono un pezzo
di questa torta infinta che è la voglia di fare
non pensavo che l’hip+hop cambiasse il modo di pensare
ora mi sento meglio
si mi sento rinato
una mi stringe alla mano
l’altra mi vuole lontano
non nascondo l’imbroglio
non ho mia nascosto nulla, mi espongo per ciò che sono
ora fuori dalla culla il piccolo

- piccolo g lyrics

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