poche spanne - nella testa di dedalo lyrics
[verse 1: mattak]
nel labirinto spinto dall’istinto, non guidato da un recinto
ma sempre più convinto che abbia vinto
niente finto, variopinto, né distinto il percorso
alla fine nel corso del tempo trascorso tu sei corso
e nessuno è accorso per darti soccorso
pare che i vampiri ti prosciughino in un morso
sono ricorso al paradorso
nel paradosso
nel pare addosso
le pareti tengono i segreti nell’abisso verde
non sono vetri ma riflettono chi di fisso perde
senza freno vado fluido se seguo il mio intuito
il terreno è ruvido, proseguo il circuito
folte siepi, dove crepi (?), serpi verdi
ginepri appesi a pareti lunghe metri
nel perno dell’inferno, all’interno del tetris
altro che mesi, ci rimarrò in eterno
[hook: mattak & funky nano]
ti prego fa che la medusa sputi pegaso
cammino disorientato nella testa di dedalo
non voglio ricollocare un s-sso né incontrare un fauno
ma risvegliarmi sopra il mater-sso
ti prego fa che la medusa sputi pegaso
cammino disorientato nella testa di dedalo
non voglio ricollocare un s-sso né incontrare un fauno
ma risvegliarmi sopra il mater-sso
[verse 2: funky nano]
ci siamo dentro, siamo al punto di partenza
non vedo l’arrivo e nemmeno l’uscita di emergenza
questo è il labirinto dell’inferno e sto morendo
se mi fermo a pregare perdo solamente tempo
so di certo che questo è il punto di non ritorno
voglio aprire gli occhi e sperare che sia un brutto sogno
ma ora mi accorgo che ‘sta merda è tutto vero
resto al buio, a luci spente, come il merlo vedo nero
in questo buio vedi solo il rosso del sangue che sputo
ho corso troppo, ora non ho più fiato per gridare aiuto
frà io voglio andarmene e lo dico correndo
ma per quanto possa correre, il mio corpo è sempre fermo
mi brucio dentro il mare e annego in un incendio
se è estate oppure inverno lo decide il mio cervello
ora resto fermo, forse arriverà qualcuno
nel frattempo aspetto, gremo e faccio nuvole di fumo
[hook: mattak & funky nano]
ti prego fa che la medusa sputi pegaso
cammino disorientato nella testa di dedalo
non voglio ricollocare un s-sso né incontrare un fauno
ma risvegliarmi sopra il mater-sso
ti prego fa che la medusa sputi pegaso
cammino disorientato nella testa di dedalo
non voglio ricollocare un s-sso né incontrare un fauno
ma risvegliarmi sopra il mater-sso
[verse 3: mattak]
esplodo come dinamite, il labirinto è la mia testa
resta da capogiro perché è labirint-te
parco immaginario, fiorito come marco
tiro con l’arco, in un baleno do colore a dove calco
la scena è intensa, qua non p-ssa sangue nella tempia
bianco nero, l’inchiostro della seppia condensa, inebria
sembra d’impazzire, il dubbio resta impresso, ormai
celebre tra tenebre, il giro è sempre lo stesso
[verse 4: funky nano]
svolto l’angolo, mi trovi in un vicolo cieco
aumenta il batt-to se devo tornare indietro
vedo ombre strane man, forme non umane man
sangue sopra i muri e proiettili volare seh
punto verso l’alto ma sto sotto l’asfalto
sei chilometri che faccio e non ho concluso un cazzo
son qui da tutto il giorno che mi giro attorno, giro giro tondo
ma occhio che qua ci scappa il morto
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