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primo, ibbanez - i mostri remix lyrics

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[intro: primo brown]
se, se, conta, conta, conta, ah, ah
conta uno, conta due, conta tre, se
conta uno, conta due, conta tre, se

[strofa 1: primo brown]
la gente mia e la gente tua erano uguali
senza scannarsi per un sette di danari
adesso tutti dispari a guardarvi trasversali
e scusami se è ancora mio lo show
che fate in fotocopie regolari
tranquillo, come domenica mattina
quando mi sveglio, gli occhi a spillo, ho già rollato una cartina
l’età che me rimbalza addosso, elementare watson
lo faccio rozzo senza il minimo sforzo
studiavo [?] e adesso è fratellino mio
se siamo sulla traccia con ibbanez ci puoi dire addio
il tuo performer per suonare fa le righe
io mi fotto le sue fighe, al terzo pezzo lui si uccide
peter parker, no arte no parte
vattene a morire kamikaze col tuo charter
il mio posto l’ho ottenuto ad ogni costo
ma stamattina, amore mio, non me guarda’ che sono un mostro

[strofa 2: gemitaiz]
(ehi!) leggi l’articolo in foto sul patibolo
perché mangio gli altri rapper, sono carnivoro
mostro fin da piccolo, come quasimodo
per me non esiste antidoto
esperimento finito male
mostro i primi segni del cedimento
bevo due fiale, scrivo un disco durante l’eclissi lunare
immagina che normale sia rimasto solo te
sbattimi in prima pagina, volonté

[strofa 3: madman]
m come mostro mutante che si distingue
su un braccio un rpg, sull’altro un mp5
un esoscheletro in carbonio, pelle sintetica in kevlar
rinforzato da bobine tesla al centro della testa
ho un database illimitato in sala di comando
che stimola l’ippocampo come stessi ricordando
t’inseguo, vedo l’obbiettivo rosso grazie a un software
e piuttosto non torno alla base, kamikaze warfare

[strofa 4: nicco brokenspeakers]
vengo da circolo vizioso, mica tanto pe’ di’, a zio
ho i mostri da un bel po’ e non ce sto a capi’ un cazzo
prima che m’ammazzo pieno d’orgoglio
schiaccio il mostro sul foglio e me rialzo
‘sta roba è aria fredda sulla faccia
non voglio che ti piaccia, non voglio stare fermo in piazza
il mostro della m-ssa, il mostro nella pancia
ognuno il suo, io convivo co’ l’ansia
in questa stanza buia, parole sopra il foglio sono urla
denunciano l’ennesima burla nella giungla
del vario, non fare più paura, sgancio la sicura
chiudo vecchi affetti in un’inquadratura
anche se è dura cerco d’essere geniale
pr-nto a famme male, non se ferma l’anima de chi c’ha fame
tutto ciò è stressante, divento grande senza damme
ma conto fino a tre per calmarme

[ritornello: primo brown]
io proprio non ci provo, io gioco fuori luogo
e se sono come sono, la colpa poi la danno a me
conta uno (uno), conta due (due), conta tre (tre)
il mostro tocca farlo a me
conta uno (uno), conta due (due), conta tre (tre)
il mostro tocca farlo a me

[strofa 5: ibbanez]
oh no, ora tocca a me
il ruolo del mostro e non so il perché
lontano dalla vita e dai tuoi cliché
scalcio nella pancia come fossi un bebè
gne gne, che c’è, cazzo piangi frate’?
se una cosa la faccio io la faccio per me
vivo la mia vita come fossi un re
in mezzo a mille sacrifici e una pausa caffè
ancora non capisci, qui è un grosso bluff
e dopo un tot di anni resta tutto stress
se penso al mio futuro è come un grosso flash
se guardo il mio p-ssato è tutto troppo trash
e vuoi venire con me? vuoi provare con me?
farti un giro nel mio mondo e scoprire che c’è?
complicato per te, complicato perché
alla fine dei conti tocca farlo a me

[strofa 6: joice]
(joice) io, cacciato da dio, accolto nelle tenebre
chiami me, invochi loki, io ti riduco in cenere
l’inganno è il mio danno più celebre
pochi voti sono seri, cast-tà, tu non sei il mio genere
accendi la luce, abb-ssa la voce
e se c’è in giro joice, gesù cristo torna in croce
ora è meglio che preghi
sono il mostro più perverso che conosci, il maestro dei preti
oratore in cattività, little joice nigro
sbrocco dello scrittore, chico dammi un litro di nixon
sono in giro con i tori che hanno sete
finché va tutto bene tu chiamami manolete
sono un mostro dicono a casa mia
quale firenze, questo stronzo viene da santa maria
krueger j, silenzio in polizia
e dopo questa bomba sei fottuto come neo, la tua mente è mia

[strofa 7: grandi numeri]
c’è la merda, la mia terra, la tua mezza fella
la scoperta dell’america, la caravella
una stella da seguire, non morire in cella
tra le mani di due guardie infami
e per un nome scritto in cronaca che si cancella
italiani senza più un domani, accanna con ‘sta tarantella
questa è guerra, l’ascia si disotterra
un mondo che si ribella, a roma noi dimo: “bella!”
te meno, bella zio, non so che farne fuori
dalle mie palle i coglioni che fanno i rapper
ma se mi incazzo mi dicono: “mostro”
ma l’-ssedio nel posto, non ho biro ed inchiostro
sono fuori portata, la mia fame non placa
quelli restano a casa e le mie tigri per strada, wow

[strofa 8: briga]
che briga è un mostro ce lo sai, sp-cco il mic
grazie al cazzo, è come dire che nevica nel klondike
faccio le rime a stecca e sulle dita ho calli
prova ad esse’ me, duri un’oretta come papa roncalli
non balli, scappa per la vetta e strappa dei filtrini
ingravida una vacca come bettarini
ha male se t’abbini, a certe pazze omologate
qui tutte fanno i bocchini
tornano a casa e baciano in bocca il padre
chiamami scemo, almeno do la scossa
ho perso il primo treno
ma il secondo era un cazzo di freccia rossa
e pago l’indennizzo, schiavo del mio vizo
se mi manca il fumo faccio come morgan, in senso, m’organizzo
se il fatto è questo, il mostro sono io, tu non fai testo
t’ascolti i diesto, fanculo mo t’investo
al mic de primo faccio tuoni e fulmini
se sto con primo è perché i secondi so’ i primi de’ gli ultimi

[ritornello: primo brown]
io proprio non ci provo, io gioco fuori luogo
e se sono come sono, la colpa poi la danno a me
conta uno (uno), conta due (due), conta tre (tre)
il mostro tocca farlo a me
conta uno (uno), conta due (due), conta tre (tre)
il mostro tocca farlo a me

[strofa 9: ill grosso]
quando imbocco sul tamburo le puttane fanno il tifo
quando rimo sono un mostro, te ci fai un bocchino
scrivo roba figa, la musica più trucida
musica b-st-rda che devasta come gli hooligans
porto a segno colpi micidiali alla carnera
te p-sso la scanizza, frocio, te stronco la carriera
rimango a casa, non ce vado in discoteca
se vieni a batte c-ssa io te piscio nel new era
rimango fuori dalle storie dei malandra
io non faccio gli impicci, faccio il rap che comanda
e se te capita di farte ‘n giro in piazza
tu sei quello che sp-ccia, io quello che sp-cca la traccia
faccio musica che sc-ssa
per tutte quelle volte che ho suonato
senza avere un cazzo in tasca
e mo che suono in giro con gente che sp-cca
bacia il culo al mostro che te sfonda la baracca

[strofa 10: roc birken]
sto in una stanza stretta, c’ho più fumo di una stecca
mentre fate film in testa io giro roc b per vendetta
scrivo al cuore grezzo crudo, amico rime nel tamburo
sparo alla pista mainstream, prende calci in culo
vuoi sapere come vivo? io mi chiamo roc b, primo
secondo, non ho la scimmia sulla spalla, ho un condor
terzo, la vita è in controsterzo
eppure se mi dai la mappa e mi levi da ‘sto suono sono perso
mo ti spiego come prendermi senza affannarti
rimani zitto e cerca gli occhi giusti per guardarmi
che ogni bambina fa la diva se il locale è pieno
mostro, quando spengono lo strobo esce il sole in cielo
questa faccia non ti piace ma la vorresti
vest-to in pelle con la frusta non mi addestri
adesso vedi, sono il veleno che bevi
baby, che cosa cazzo ti credevi? questa roba è evil

[strofa 11: dasly]
notte di plenilunio, lupo mannaro chiuso nel mio armadio
gli occhi rossi persi ad onde radio in mezzo al buio
consiglio mi guida la strada migliore
fotte le ore, ha rapito il mio cuore da tempo
il vuoto calma pensieri d’amore, in testa fischia il vento
stasera non so se rifletto, fuori c’è una festa
le mie sporche son sedute in cerchio
e tra i miei denti stringo un plettro
la pelle -ssume un colore diverso, mi guardan con sospetto
nelle mani l’universo, cola inchiostro denso
un mostro perché canto fuori dal coro
non penso, non mangio, non dico
non scrivo, non vivo come vogliono loro
non lascio tracce come fanno i porci
e sbrano barre come teste in carne
il mostro di milwaukee e sai che ho mille modi
per farti capire quanto fa soffrire
aver la rabbia in una penna e chiuderla in due rime, se
un pirata in tempesta in ‘sto mare non approdo
riprendo ancora del mostro tanto niente di nuovo

[ritornello: primo brown]
io proprio non ci provo, io gioco fuori luogo
e se sono come sono, la colpa poi la danno a me
conta uno (uno), conta due (due), conta tre (tre)
il mostro tocca farlo a me
conta uno (uno), conta due (due), conta tre (tre)
il mostro tocca farlo a me

[strofa 12: santiago]
conta uno, mo che vedi segnali di fumo
(due) perché è da troppo che non parlo con nessuno
(tre) perché vi ho alzato il muro e da quando parlo col rap
cavalco sui tuoi cliché e con il sorriso vi mando a fanculo
dai fai il bravo, c’è santiago insieme ai corvi
stai lontano perché addosso abbiamo il cane che vi morde
se giochiamo a fare i mostri col primero e ill grosso dorme
il pane va a puttane, puoi chiamarci anche transformers
nella vita sono un tipo apposto con addosso
l’att-tudine a combattere e il carattere di un orso
fanculo a te e al tuo cazzo tosto, non puoi fare il mostro
e se continui sarai un bel mostro con il culo arrosto
fra’ è tutta cola della canapa
prima mi scopa e poi mi lascia a ruota
con lo sguardo a mezza palpebra
in confronto la tua è musica da camera
vuoi stare al posto mio
fai come dio che è da un fottio che fa le pompe a satana

[strofa 13: tormento]
all’ombra arrivano i mostri, ibbanez
rimo, yoshi, ill grosso, tesmo, non l’affronti
se fuggi non capisci, non mi appoggi
gli altri faranno tra dieci anni ciò che i mostri fanno oggi
sei sotto effetto, a scuola già citavo i cor veleno
mi studiavo primo, oggi ogni beat sdereno
e vai sereno che dal treno son sceso
per farmi l’italia a piedi come un messia ultraterreno
per convertire il popolo all’hip-hop
gli esperti e i principianti mi danno tra gli mcs al top
è lo spirito del dio del funk
se mi dà un miracolo gli faccio piovere skunk
è l’energia che fuoriesce strabordante, dilagante
ha un effetto antinquinante
alle stronzate rendi il culo, deficiente
com’è ‘sta crew? mi sa che ha un figlio troppo potente

[strofa 14: nayt]
parti contro un muro, che è già distrutto e sp-ccato
io penso a darti in culo, tu a darmi il culo
è da quando so’ nato che penso di essere un mostro
in tutto, nel bello del senso e nel brutto
penso a cose strane
chi mi sente quando rappo dice solo: “non sei male”
gli farei capire che cos’è il rap e poi gli direi: “niente male”
io sono mostruoso quando faccio questo
per questo provi a non sentirmi
vado a ritroso, qua tu non fai testo
perché non hai un testo migliore del mio
vado sempre più veloce, man
tu non stoppi la mia voce, superman
salgo su poi ti schiaccio, super slam
guerriero potenziato, super ken
rappo giù con primo che parte sempre per primo
te con primo non ci stai, ti decomprimo, nah, nayt, ehi
te pensi che te rallento, no per niente, bro ti rammento
quando spari miri al mio petto, te scompari se non ti aspetto
sono un dio nel flow, te no
e real bless, bye bye, yo yo, nayt



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