protoelle - the cube lyrics
dicono che dovrei lasciar stare la politica
critica situazione in cui la n+z+one milita
rigida da osservare nel mare distorto
clientelismo, sovranismo, politicamente corrotto
inquinamento degradante e cop 25
noi blateriamo, la natura qui s’estingue
ecco a voi signori il trasformismo dilagante
ideali? che m’importa? ho una poltrona affascinante
le guerre di religione non sono di certo finite
il consumismo imperante ha cambiato molte vite
vivi in metropoli pienamente globalizzate
senti tutti i giorni fake news e trashate
incapsulato dentro i cubi, con la penna li disegno
disdegno l’ipocrisia delle masse, non mi rassegno
sono speranzoso in una presa di coscienza
umanità scappa dal limbo della finta apparenza
tu menestrello scrivi per la corte commerciale
io cantastorie indipendente senza multin+z+onale
vivi in un paradiso bucolico e arcadiano
io come gravina dico fanculo al tuo baccano
fuori da luoghi comuni, convivali e finti costumi
protelle è la resistenza che mai e poi mai frantumi
immerso nei miei versi tra fondali sommersi
cresco perchè disvelo i troppi veli messi
ma più disvelo cose più mi sale questa rabbia
troppa gente fra insabbia e ti vuole pure in gabbia
la mente è l’unica cosa volatile non labile
ma il cubo delle volte è un labirinto inspiegabile
incapsulato dentro i cubi, con la penna li disegno
disdegno l’ipocrisia delle masse, non mi rassegno
sono speranzoso in una presa di coscienza
umanità scappa dal limbo della finta apparenza
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