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pedar poy – hijo de puta lyrics

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[strofa 1]
mi ricordo quando andavo in giro a fare il panico
tipi che ora vedo con rammarico: sposati, con figli
che accendono mutui alla cariplo
gente fuori dal mio calibro che aveva sempre buoni consigli
se li vedo in zona, se li vedo in zona
faccio una manovra con la ritmo e li secco, birilli
se li vedo ancora, se li vedo ancora
è solo per un cazzo di algoritmo di facebook e quindi (fanculo)
non mi dire cosa devo fare, chi devo pregare per campare meglio
tu e quelle puttane, parlate un’ottava sopra, pare che svapate l’elio
soffoco nell’ansia ma scrivo e rinasco
sto con chi si prende almeno un gaviscon a pasto
fotto la tua gang di alfredini in un pozzo salmastro
mors tua vita yea, che carini tu e il tuo collega
walter white accanto a skyler che lo sega
un anno di merda fra’, tu guarda e prega
di non stare sotto agli psico anche stasera
fan del lexotan, quale despota
non sei escobar, paghi per scopar
mescolo succo alla pesca e mescal
alla tua festa una scolaresca di hezbollah (allahu akbar)
io vado al tuo instore
per comprare qualche gioco della play che c’è meno fila
che rate il tuo disco di cui si parla
ma nessuno preme play benché meno [?]
ti sei inventato storie per venderlo manco fossi un ambulante
annamo a [?], annamo dai, namastè
flow che tremi michael j., c-ssius clay, wojtyla
la fama, lo sai, non mi serve perché non mi aiuta
mi basta portarti in cantina in un sacco di juta
mentre trascino il tuo spettro
il vicino mi scruta sospetto ma poi mi saluta
la gente ti vede e poi sputa

[ritornello]
hijo de puta, hijo de puta
la fama lo sai non mi aiuta
hijo de puta, hijo de puta
la gente ti vede e poi sputa
hijo de puta, hijo de puta
la fama lo sai non mi aiuta
hijo de puta, hijo de puta

[strofa 2]
ascoltare la tua roba mi fa debole, debole, come un’epat-te
la mattina torno a casa, sputo sangue nel bicchiere
e mescolo col ghiaccio, è così che faccio le granite
la pisch-lla me chiede che faccio stasera
la pompo finché non sta in aria
se non scende du’ schiaffi
prima viola poi gialla, una giacca stone island
preghi la madonna per la grazia, reciti un cazzo de padre nostro
a me piacciono le donne come i fogli che ho in tasca
maleducate e piene di inchiostro
tu ci credevi a quella pezza da piedi
ieri diceva che ne aveva presi pochi ma sai
guarda sotto al tanga yamamay
puoi trovare di tutto tranne dei b-ttafuori del [?]
(dai stalkame ancora, dai dai)
arrivo come un ak
svuoto ‘sto caricatore sulle tue robe di kappa
tipo che lascio il grilletto e s’è formata la cappa
tu insisti, casa tua sarà una tappa pe’ i turisti
se c’è una cosa che la vita m’ha insegnato
è che non devi mai sottovalutare le persone tristi
alcune come me fanno columbine, altre i dischi



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