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rancore & dj myke - l'architetto lyrics

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[intro]
non ho più nostalgia, è b-n-le ogni data
e’ b-n-le la vita, l’allegria un’allergia
c’è un c-n-le d’entrata e un c-n-le d’uscita
c’è qualcuno che mi sta succhiando tutta l’energia

[verse 1]
questo è un piccolo cancello che apre un grande cancello
e’ il fratello piccolo che spia il suo più grande fratello
quando tutto il mondo si riunì in un forum imperiale
offrì un agnello sacrificale a un pannello solare
quando il piccolo cervello aprì il grande cervello
serviva un collo che spost-sse la testa per il controllo
falsi profeti apparsi tra i feti un po’ più propensi
presi per veri quanto compresi dai cinque sensi

[rit.]
eppure pare sia molto più cordiale
l’aspetto più formale di questo nuovo ordine mondiale
l’umanità è sotto lo stesso tetto
e all’unanimità direi che è molto bravo l’architetto
sai appare più normale
l’aspetto più formale di questo nuovo ordine mondiale
l’umanità è sotto lo stesso tetto
e all’unanimità direi che è bravo l’architetto

[verse 2]
la terza guerra mondiale nacque in silenzio
levarono l’oppio ai popoli e nelle acque misero il doppio d’-ssenzio
fu la scienza che morì chiudendo un salto mortale
quando ogni porta aprì un portone, ogni portone aprì un portale
la prima tagliò il cordone ombelicale
la seconda fu un forcone di alleanza morale nel bellicario
un piccolo p-sso lunare un grande p-sso per l’uno
la guerra fredda non finisce, ma il freddo b-tta giù il muro

[rit.]
eppure pare sia molto più cordiale
l’aspetto più formale di questo nuovo ordine mondiale
l’umanità è sotto lo stesso tetto
e all’unanimità direi che è molto bravo l’architetto
sai appare più normale
l’aspetto più formale di questo nuovo ordine mondiale
l’umanità è sotto lo stesso tetto
e all’unanimità direi che è bravo l’architetto

[verse 3]
mia madre che stendeva i vest-ti con le mollette
invece io con le mollette ora ci appendo le bollette
l’ossigeno ha il suo prezzo e cala senza stop
e normalmente avviene quando cambi il cielo come cambi un desktop
non c’è un locale, un cinema normale
ma c’è solo un giornalaio in streaming, ma con un giornale
ma per comprarti il pane il pagamento è virtuale
come per tutto tranne per la vecchia droga il sale che li paghi in pane

[verse 4]
questo è un messaggio dal futuro senza codici
da uomini che dio programma come cervellotici
il cielo te l’ha detto nei progetti edilizi
tu sei architetto sia che costruisci sia che utilizzi
la gabbia della cavia, il cartello
“lasciate ogni speranza, o voi ch’entrate nell’ignavia”
per il vascello sullo stige, un popolo in fila per caso
ucciso da una sfinge di cui tutti ricordano solo il naso
poi stringono la morsa, un chip fatto apposta
la porta di ogni casa non si chiude, ma si accosta
la webcam dentro casa non si stacca, non si sposta
la musica che sp-cca è cyberdroga dentro mozart
e casa mia è un disastro, la lavatrice ha un guasto
il tasto del telecomando è uscito dall’incastro
il frigo che è un impiastro più del cesso ormai rossastro
da quando siamo un astro che casa mia è un disastro
ma…

[rit.]
eppure pare sia molto più cordiale
l’aspetto più formale di questo nuovo ordine mondiale
l’umanità è sotto lo stesso tetto
e all’unanimità direi che è molto bravo l’architetto
sai appare più normale
l’aspetto più formale di questo nuovo ordine mondiale
l’umanità è sotto lo stesso tetto
e all’unanimità direi che è bravo l’architetto

(il futuro, di nuovo ignoto, scorre verso di noi, e io lo affronto per la prima volta con un senso di speranza)

[outro]
non ho più nostalgia, è b-n-le ogni data
e’ b-n-le la vita, l’allegria un’allergia
c’è un c-n-le d’entrata e un c-n-le d’uscita
c’è qualcuno che mi sta succhiando tutta l’energia



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