real talk - real talk - johnny marsiglia lyrics
[testo di “real talk + johnny marsiglia”]
[parte i: mare aperto]
[intro]
yeah
real talk
khaled, bosca, k+ma
j
è p+a
[strofa]
è stato un anno surreale, devo decifrarlo
se ti parlo del dolore, è per dimenticarlo
alcuni amici sono in cielo ed io sono distante
mi chiedo qual è il rumore di un sogno che si infrange
ho sognato kobe in studio, mi parlava in italiano
mi diceva: “stai facendo poco, così non ci siamo”
fatico a sedare questa pressione, non mi fido
fatico a legare con le persone
era il 7 novembre o forse l’8
del 2020 o ’21, non ricordo
ascolto “victory lap” mentre corro
tutto intorno è così deserto, io corro, tuta e cornrow
corro solo per non manifеstare il crollo
lo so che tu lo fai per mеtterti due pezzi al collo
‘sta vita è una puttana, allora spingi fino in fondo
prima che ti svuoti il conto
se il tempo è denaro, investiamo un altro giorno
dovevo fare un bilancio prima del tramonto
è sera e fuori dal finestrino lo scenario è spoglio
nei momenti in cui è facile perdere il controllo anche un rettilineo è tosto
com’è che il tempo non perdona ed io mi sento in torto?
e lei si sente ancora come fuoricorso
amore, dimmi un po’ se è amore corrisposto
dimmi se si nota perché un po’ mi sento fuori posto
yeah
ho detto a mio fratello: “devi risalire ad ogni costo”
lui s’era perso anche da parecchio
io me ne sono accorto tardi e questo mi brucia ancora dentro
in questo posto
quando il corpo è come un peso da portare appresso
è facile sentirsi come in mare aperto
svelto, passo rapido, collana dentro, attento
sguardo freddo, non mostrare affetto
la mancanza d’amore rende gli uomini incerti
so che hai sofferto il trascorrere del tempo
quindi sai come mi sento
ora che a palermo c’è tutta la famiglia al mio concerto
seh, è stato surreale
non riuscire a recuperare
è stato un anno surreale
ha superato l’anno in cui quella faccenda stava sfociando sul penale
l’anno in cui la mia incertezza era monumentale
l’anno con più perdite da superare
io e questa vita in simbiosi come il testo e la strumentale
il più reale
voglio arrivare fresco al mio funerale
yeah, il più reale
voglio arrivare fresco al mio funerale
[parte ii: uppecut]
[intro]
yeah
jm
real tak
ehi, ehi, ehi, ehi
[strofa]
da sottoterra come un tunnel per entrare in banca, rivalsa
vedo ‘sti ragazzi crederci e vedere quell’energia mi incanta
ritorno a quando facevamo da una parte all’altra dell’isola
con i soci foto in pellicola, erba e musica, in dodici in macchina
c’è chi aveva una marcia in più, tutti col sogno di farcela
mic check, pura algebra, i migliori non salgono in cattedra
io sul palco ci lascio anche l’anima, si sa che i rapper esagerano
tu sul palco mi sembri svogliato: la banana scocciata di cattelan
non voglio che suoni nostalgica, vengo da giù come un uppercut
a pelo d’acqua su una zattera, kush colazione ad amsterdam
kush colazione ad amsterdam
questa roba è tipo “giù la maschera”, non mi serve una masterclass
qui vinci solo se giochi
anche da fermo con gli occhi dietro la testa alla nikola jokić
yeah, yeah
fottiti e pagami oggi (f+ck you, pay me), yeah
questa non è una missione no+profit
da sottoterra come un tunnel per entrare in banca, rivalsa
vedo ‘sti ragazzi crederci e vedere quell’energia mi incanta
giù si augura abbondanza o lo si fa ad oltranza
e so che a volte può sembrare il circo della circostanza
la differenza tra ambire ed elemosinare un po’ d’importanza
parole vuote per riversare la rabbia presi dall’ansia
l’utente medio sopravvaluta la sua inutile rilevanza
questi chiamano il plug solo se chiedo un po’ di sostanza
fottiti e pagami oggi
vuoi uno show serio? sto fluttuando tipo shawn marion
la rivoluzione è fuori dallo schermo tipo gil scott+heron
ciò che ho scritto è vero, ascoltati il disco intero
yeah, vieni a verificare live, dai
parliamo di musica al di là dell’hype
quando dici che fotti la scena ti immagino a cena con angela white
che ti provoca tutta la sera, ma alla fine non vuole dartela mai
ehi, fottiti e pagami oggi
fottiti e pagami oggi
fottiti e pagami oggi
[parte iii: “niente di nuovo”]
[intro]
niente di nuovo, niente di nuovo
niente di nuovo, niente di nuovo
niente di nuovo, niente di nuovo
niente è definitivo
[strofa 3]
niente di nuovo, niente di speciale, come il binomio rap e basket
tutto ciò che c’è già c’era oppure stavi per dimenticartene
niente di nuovo, ma guarda che classe
quando vedi l’mvp che si allaccia le scarpe e si toglie la giacca
è un mix tra shaq, steve nash e ray allen
avanti, su, esci le palle
dipende dall’avversario da battere e il coraggio è camaleontico
mettiti comodo, niente di nuovo nel territorio
forse il problema sei tu se non trovi mai niente di buono
com’è che il mondo e il tuo globo non corrispondono?
vivi tra quelli che muoiono
per due metri quadrati d’amore in tre ettari d’odio?
niente di nuovo
l’era del tutto e subito, spendiamo tutto al volo
come pensi di vincere se non ti metti in gioco?
non è uno scherzo, muori se non c’è riscontro
dici: “è come religione”, ma sembra ci credi poco
basta una dose d’attenzione e ci resti sotto
c’era più amore attorno a te quand’eri innocuo
l’amore finto non fa testo, te ne rendi conto
lontano dalla vita perfetta che vedi in foto
niente di nuovo, niente di speciale
come il binomio lusso e arte
cosa ne penso non è rilevante
so solo che accontentarsi non è gratificante
e sono grato, pensavo
fossi rimasto, forse avrei pestato il mio ex capo
che poi per “arte” cosa intendi? per “lusso” cosa intendi?
l’arte di superarsi, il lusso di non svendersi
ho b+ttato fuori tutto e sto divinamente
il tuo voto non mi sfiorerà minimamente
tutti king, ma nessuno è chris webber
please, rapper
non dovrei parlare, ma se insisti appena
com’è che quel tipo è un mito se dal vivo fa pena?
non ha fiato né voce e si muove da rincoglionito
niente di nuovo, niente di speciale, nicu
tutto ciò che c’è già c’era
eppure stavi per dimenticartene
niente di nuovo, niente di nuovo
niente è definitivo
il rap non sta tornando finché non chiamo per dire “quindici minuti e arrivo”
nel territorio niente di nuovo, niente di buono, mettiti comodo
odio queste giornate, durano troppo poco
e non è che mi sveglio presto, è che non dormo proprio
lotto ancora con me stesso, è la sfida più grande
lotto per stare concentrato ed essere costante
è importante, sudore e sangue
perché quest’arte per me è come il parquet per tony parker
niente di nuovo, niente di speciale
come il binomio rap e basket
tutto ciò che c’è già c’era
eppure stavi per dimenticartene
niente di nuovo, niente di nuovo
niente di nuovo, niente di nuovo
niente di nuovo, niente di nuovo
niente è definitivo
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